Sono passati due anni dagli incontri fra il Comune di Chioggia, l’Anas e la Regione, ma nessuno si degna di dire alla città quale sarà il futuro della strada più pericolosa d’Italia.
La Romea da anni è al centro delle richieste, sempre più pressanti, da parte dell’Amministrazione comunale di Chioggia. Io stessa porto avanti questa battaglia dal giorno in cui ho messo piede in consiglio regionale e da tre anni sento sempre le stesse frottole e le medesime promesse da chi dovrebbe aver già risolto la situazione da molto tempo.
Anas aveva promesso di fornire entro il settembre scorso uno studio sulle soluzioni presentate dal Comune e sulle altre ipotesi, compresa la variante dell’Arzerone. Invece al Municipio di Chioggia non sono arrivate più risposte o informazioni di alcun tipo. Non rispondono nemmeno più ai solleciti che partono puntualmente dal Comune. E la Regione non è certo da meno, dato che l’assessore De Berti non mette in pratica neppure una virgola di quanto annuncia tramite social. Regione e Anas hanno abbandonato Chioggia e tutti sono stufi delle loro promesse ormai ci siamo solo noi a combattere a fianco dei cittadini per questa battaglia. Porteremo per l’ennesima volta questa vicenda in consiglio regionale, all’attenzione della giunta e pure a Roma. Non si può più andare avanti in questo modo.