«Gli effetti della nuova ordinanza si sono fatti sentire, ma non sono stati quelli sperati: ci sono troppe persone in strada. L’ordinanza è stata interpretata come un “quasi-liberi tutti” e lo stesso Zaia si sta rendendo conto che qualcosa non va». Così Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, sulla giornata in Veneto. Strade non più deserte, social da cui rimbalzano immagini di persone a passeggio, e la netta sensazione che si sia ammorbidita la presa.
«Non è questo il momento di rilassarsi. I dati del Covid-19 in Veneto sono ancora preoccupanti, come dimostra il numero altissimo di ricoverati, di morti e il 6% di contagiati tra gli ospiti delle case di riposo. Siamo nella fase più delicata della pandemia – ribadisce la consigliera M5S – e allentare la guardia vorrebbe dire tornare indietro di settimane, con un nuovo lockdown. Il Veneto, i suoi cittadini e soprattutto le sue aziende sfinite non se lo possono permettere».
«Zaia – conclude la politica veneziana – torni sui suoi passi e ritiri l’ordinanza, questo è il momento della pazienza e del rispetto rigoroso delle indicazioni degli scienziati, non del paternalismo».
martedì 14 aprile 2020