Per capire cosa è successo davvero nelle RSA venete è indispensabile acquisire il parere e la valutazione di chi ha condotto in prima persona la politica dei tamponi a tappeto, cioè il Prof. Andrea Crisanti.
Solo a fare il suo nome però, i fedelissimi di Zaia si sono prodotti in una incredibile levata di scudi.
Insomma va bene la commissione d’inchiesta purché non ricorra a strumenti che infastidiscano il Governatore.
E pensare che lui stesso aveva paventato possibili intralci: viene da credere – a questo punto – che si rivolgesse proprio alla sua maggioranza.
Noi del Movimento 5 Stelle Veneto l’avevamo chiesta a gran voce dopo aver denunciato sul territorio i numeri drammatici di quel che stava accadendo nelle case di riposo di alcune province venete.
Qualcuno forse, nascondendosi dietro la necessaria azione della magistratura, aveva pensato di potersi sottrarre alle eventuali responsabilità politiche, ma il sacrificio di centinaia di nostri anziani e il dolore delle loro famiglie sono stati più forti delle speculazioni politiche.
Ora però non si creda di aver “dato lo zuccherino” a chi pretende trasparenza e giustizia.
Quanto accaduto nella regione Lombardia, dove la maggioranza di governo è riuscita in una spudorata manovra di compravendita politica a mettere le mani e forse anche il silenziatore sulla medesima commissione, non accadrà in Veneto.
Lo diciamo subito: questa sarà una commissione che non farà sconti a nessuno e non risparmierà a Zaia voci scomode che lui cerca in tutti i modi di zittire, come quella del Prof. Crisanti.
Erika Baldin, Consigliera regionale Movimento 5 Stelle Veneto.
L’immagine è tratta dall’edizione online de La Stampa, che ringraziamo.
AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.
