«Stupisce la mancanza di coordinamento e la poca chiarezza sul fronte dei test rapidi per il personale della scuola, soprattutto i litigiosi distinguo tra le associazioni di categoria dei medici su come e dove effettuare la campagna di controllo.».
Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, che prosegue: «Vabbè che siamo lontani dalla Toscana, che è già partita a tutto gas, con tanto di app dedicata, ma vedere il motore della macchina sanitaria regionale che batte in testa su un passo necessario per la riapertura dell’anno scolastico lascia intravedere qualche crepa nel sistema che va riparata per la riapertura di settembre».
«Con il test per il personale scolastico che tiene banco – aggiunge la politica veneziana – ci chiediamo perché non sia stato messo in piedi, come era stato ventilato all’inizio della pandemia, un simile screening su altre categorie che sono continuamente a stretto contatto con i cittadini e che, come gli addetti dei supermercati e dei negozi che vendevano generi di prima necessità, hanno vissuto tutto il lockdown in prima linea».
#BaldinM5s
«Effettuare i test sulle cassiere, ma anche sugli autisti di autobus del trasporto pubblico locale e sui controllori, in una fase in cui il contagio sta aumentando e con un maggior numero di persone attive che contraggono il virus – conclude Baldin – potrebbe aiutare il controllo sul territorio, limitando e mappando possibili cluster del Covid-19. Auspichiamo che il settore Prevenzione della Regione voglia “testare” anche queste professionalità che – non dimentichiamolo – nei turni quotidiani lavorano indossando i dispositivi di protezione. Mentre altrove, del rispetto delle regole, sembra importare poco».
sabato 22 agosto 2020
AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.