«Nel primo anniversario dell’Acqua Granda del 2019 il pensiero va anzitutto alle vittime, i due abitanti dell’isola di Pellestrina morti nelle loro case a causa dell’acqua alta». Il ricordo della consigliera regionale Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), a un anno dall’acqua alta del 12 novembre 2019, «una tragedia immane per Venezia e tutta la laguna».
«Il governo Conte, grazie all’interessamento del ministro D’Incà, si è da subito impegnato a intervenire con 148 milioni di euro per l’intero territorio veneto colpito. Ricordo inoltre che lo scorso 7 novembre il consiglio dei ministri ha deliberato una proroga dello stato d’emergenza, di ulteriori 12 mesi, nel territorio del comune di Venezia».
«Dobbiamo essere consapevoli che non basta il Mose a salvare Venezia, è necessario aumentare l’impegno nel contrasto al cambiamento climatico. I soldi per investire ci sono, arrivano con il Recovery Fund e dobbiamo essere bravi a utilizzarli al meglio per il nostro Veneto», osserva Baldin e conclude: «perciò stridono le dichiarazioni che spesso sentiamo da alcuni esponenti della Giunta Zaia, scettici o addirittura negazionisti rispetto all’emergenza climatica».
In foto, l’aula del Consiglio regionale del Veneto inondata dall’Acqua Granda del 12 novembre 2020.
Erika Baldin
Consigliera regionale del Veneto