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AGRICOLTURA, SBLOCCARE IL DECRETO FLUSSI PER CONTRASTARE IL CAPORALATO E RISPONDERE ALLA CARENZA DI PERSONALE

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Lavoro. Baldin (M5S): «Caporalato e carenza di stagionali, nei campi servono più controlli. E vanno riaperti i flussi»

Venezia, 1 giugno 2022 – «Il fenomeno del caporalato si espande a macchia d’olio: ormai non passa giorno senza che ci sia notizia di una nuova indagine». La consigliera regionale Erika Baldin, del MoVimento 5 Stelle, ha depositato di recente un’interrogazione per sapere quali siano le iniziative della Regione a contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo, «considerato che il Veneto è la seconda regione più colpita dopo la Sicilia, con 143 procedimenti giudiziari».

«Attendo la riposta della Giunta, nel frattempo è chiaro che servono più controlli. Le stime parlano di 5.500 lavoratori sfruttati in condizioni servili e il lavoro irregolare è un vero e proprio business che vale 5,6 miliardi di euro l’anno», sottolinea Baldin, richiamando i dati citati nella sua interrogazione.

«C’è poi un altro aspetto. L’agricoltura, dove il fenomeno è radicato, sconta in questo momento una forte mancanza di personale. Secondo Coldiretti, nei campi del Veneto servono 10 mila stagionali. Temo il rischio che in questa carenza si inseriscano i caporali, in una sorta di mercato parallelo che vada a colmare le lacune di quello legale. Per questo credo sia urgente sbloccare il decreto flussi, in modo tale che gli stranieri che vengono a lavorare nel nostro Paese possano farlo nella totale legalità e quindi in sicurezza. Ne guadagnerebbero tutti: i lavoratori, con un regolare contratto, le imprese agricole, che troverebbero il personale che cercano, e i contribuenti, grazie al recupero dell’evasione fiscale», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale
Tags : agricoltura
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