Venezia, 30 maggio 2023 – «I direttori generali delle Ulss venete saranno valutati anche per il rispetto della Legge 194 sull’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg). Oggi, infatti, nella commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto abbiamo introdotto un nuovo parametro nelle pagelle annuali dei dg: la percentuale di strutture che praticano l’Ivg, rapportata al totale delle strutture con reparti di ostetricia e ginecologia. L’obiettivo assegnato è che tale percentuale non sia mai inferiore alla media nazionale». Ne dà notizia Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che aggiunge: «sono stata la prima, un anno fa, a proporre che la tutela del diritto della donna ad accedere alla procedura dell’Ivg venisse agganciata alla valutazione dei dg delle Ulss».
«Il senso è molto semplice: non può essere considerata efficiente la gestione di una Ulss dove ci sono reparti di ostetricia e ginecologia che non riescono a garantire l’Ivg a causa dei medici obiettori. L’obiezione di coscienza è un diritto dei sanitari, tutelato dalla legge, ma è un dovere dell’Ulss organizzare il personale in modo che il servizio sia garantito in tutte le strutture», dichiara Baldin. «Spiace che l’anno scorso la mia proposta sia stata malamente respinta dalla maggioranza in Commissione, che si era trincerata dietro presunte motivazioni tecniche: il fatto che oggi sia stato finalmente introdotto il parametro della Legge 194 è la dimostrazione che avevo ragione, si poteva fare, e quelle della maggioranza erano soltanto scuse. Bene, quindi, che i consiglieri della Lega abbiano cambiato idea, anche se così è stato sprecato un anno. Se mi avessero ascoltato avremmo risparmiato tempo e garantito un po’ meglio i diritti delle donne», conclude Baldin.