Venezia, 11 settembre 2023 – «Come si può pensare di far pagare a due genitori le spese per lavare via dalla strada il sangue del figlio ucciso in un incidente? Lo trovo assolutamente disumano». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle Veneto, che esprime piena vicinanza alla famiglia e si rivolge al Presidente della Giunta regionale, Luca Zaia, chiedendo che «la Regione si attivi di propria iniziativa e paghi il conto delle spese di pulizia, come gesto di concreta solidarietà alla famiglia travolta dal lutto».
La notizia arriva da Treviso, dove due genitori si sono visti recapitare una fattura da 183 euro per la bonifica del luogo dell’incidente dalle chiazze di sangue e dall’olio motore sversato dallo scooter del figlio, travolto la sera dell’8 maggio 2022 da un poliziotto che guidava in stato d’ebbrezza. «Non c’è spiegazione che tenga per una mostruosità del genere», commenta Baldin. «Siamo di fronte a una burocrazia cieca e spietata, credo sia giusto intervenire a sostegno dei due genitori. Ma non solo: la Regione potrebbe fare di più per la sicurezza stradale», aggiunge Baldin.
«I dati Istat-Aci mostrano un nuovo aumento degli incidenti stradali, dopo il calo durante la pandemia. Nel 2021 sono stati 12.403 gli incidenti stradali in Veneto, dei quali 276 mortali con 285 vittime e 16.512 feriti: quasi ogni giorno, una persona muore sulle strade venete. A fronte di questa vera e propria strage, la Regione dovrebbe rendere operativa la Consulta per la sicurezza stradale prevista da una legge del 2012: lo chiedo da tempo, ma la Giunta non si è mai attivata. Anzi, il 7 marzo di quest’anno l’assessora De Berti, rispondendo ad una mia interrogazione, ha ammesso che negli anni si è verificato un differimento delle attività inizialmente previste dalla legge regionale sulla sicurezza stradale. Ecco, credo che questi rinvii non siano più accettabili», conclude Baldin.
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale