Venezia, 21 febbraio 2024 – «Oggi sarò in piazza assieme ai sindacati Cgil e Uil, alle 16.30 a Mestre, per la giornata di mobilitazione in occasione dello sciopero nazionale degli edili e dei metalmeccanici convocato a seguito della strage di Firenze». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, che ribadisce: «oggi piangiamo cinque morti e tre feriti, vittime di un sistema malato. È ora di dire basta ad appalti e subappalti, lavoro precario e contratti pirata. Servono più controlli, più assunzioni nei servizi Spisal regionali e più risorse per la sicurezza sul lavoro».
La settimana scorsa, prima del crollo a Firenze, Baldin ha depositato un’interrogazione assieme alla consigliera regionale Cristina Guarda, capogruppo di Europa Verde. «Abbiamo chiesto alla Giunta regionale di costituirsi come parte civile in tutti i processi per omicidio colposo aggravato da violazione delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Con 101 infortuni mortali nel 2023 il Veneto è la seconda regione in Italia per numero di morti sul lavoro, superata solo dalla Lombardia. Sappiamo, dagli studi effettuati dagli Spisal, che la metà degli infortuni è riconducibile a una violazione delle norme sulla sicurezza: detta in altri termini, un infortunio su due, tra quelli gravi o addirittura mortali, poteva essere evitato», spiega Baldin.
«Quando esce un controllo, un’azienda su tre risulta fuorilegge: chiediamo quindi alla Regione di sostenere con maggiori risorse il sistema degli Spisal e, soprattutto, di assumere i 60 tecnici della prevenzione previsti dal Patto regionale per la sicurezza sul lavoro del 2018. Sono trascorsi sei anni, la scia di sangue nei luoghi di lavoro non si è interrotta e le carenze d’organico negli Spisal restano gravissime. Come si può fare sicurezza e prevenzione se manca il personale?», conclude Baldin.
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale