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STO-MOTO-ONDOSO

Venezia, 21 giugno 2024 – Le conseguenze negative del moto ondoso nella laguna di Venezia approdano al Consiglio regionale. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha infatti depositato un’interrogazione a risposta scritta, rivolta alla giunta Zaia, per chiedere come intenda comportarsi al fine di migliorare la mobilità lagunare, facendo appunto fronte contro il moto ondoso, l’eccesso di natanti e l’inquinamento che ne deriva. L’atto ispettivo è stato sottoscritto anche dalle consigliere Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Cristina Guarda (Europa Verde).

«La situazione ha veramente oltrepassato ogni limite di tollerabilità -esordisce Baldin- e a testimoniarlo sono i dati numerici, che rilevano come la qualità dell’aria in laguna non si differenzi più da quella, pesantemente inquinata, della terraferma. E questo nonostante la centralina posizionata sul rio Novo segnali un miglioramento, dovuto esclusivamente alla riduzione del traffico acqueo nel canale. Peraltro molti dei canali esterni alla città storica risultano gravemente interrati a causa della manutenzione insufficiente».

Di qui prende le mosse l’interrogazione: «Chiediamo -spiega l’esponente del M5S- se la Giunta veneta intenda rivolgersi all’Autorità di Bacino del trasporto, nonché al Comune di Venezia, per un monitoraggio relativo a tutti i mezzi a motore presenti a qualsiasi titolo nella laguna. Inoltre, vogliamo sapere se l’esecutivo regionale sosterrà la transizione dagli attuali motori verso quelli che provocano minori emissioni, con riferimento ai servizi del trasporto pubblico locale. Quindi, è opportuno conoscere la posizione di palazzo Balbi riguardo la formazione dei corpi di polizia locale, con competenze specifiche nella navigazione lagunare».

Anche nelle ultime ore non mancano gli allarmi per lo stato di salute delle rive isolane, da Murano a San Giacomo in Paludo, dove da tempo immemore non vengono operate verifiche: «Ricordo che lo scorso 14 novembre 2023 -conclude Erika Baldin- ben 41 dei partecipanti agli Stati generali della mobilità acquea avevano inviato al sindaco metropolitano, nonché alla rappresentanza veneziana nel Parlamento nazionale, una lettera aperta per favorire la mobilità lenta, riducendo i rischi da moto ondoso.

Di qui le iniziative parlamentari per introdurre il cosiddetto “barcavelox”, adeguato all’ampiezza d’onda che sviluppano le imbarcazioni attuali. Ma anche la Regione del Veneto ha competenze dirette, attraverso il Genio Civile, per quanto concerne il rilascio delle concessioni dei taxi, dei lancioni turistici, del trasporto pubblico: attraverso l’interrogazione, la richiamiamo appunto a questi doveri».

erika baldin

The author erika baldin

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