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AFFIDARE IL MERCATO ORTICOLO DI CHIOGGIA ALLA MUNICIPALIZZATA S.S.T. SAREBBE UNA SCELTA SBAGLIATA. LA GIUNTA ARMELAO FA SCAPPARE TUTTI

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Chioggia, 21 ottobre 2024 – «Il possibile affidamento alla municipalizzata SST del mercato orticolo di Chioggia è una scelta sbagliata». La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin e l’omologo al Consiglio comunale, Daniele Stecco, commentano così l’eventuale risoluzione dell’assemblea cittadina, chiamata ad esprimersi riguardo la ri-pubblicizzazione degli spazi di Brondolo: «Si tratta di una multiutility che annovera già svariate competenze, dai parcheggi ai cimiteri al mercato ittico. Conosco le interpretazioni che vengono date al dettato della legge Madia -sostiene il consigliere- ma temo che SST non garantirebbe il positivo sviluppo di un asset fondamentale per il presente e il futuro dell’economia locale».

La presa di posizione avviene a poche ore dalla ventilata ipotesi di abbandono del plesso da parte del Consorzio Agrario Padova Venezia, il quale per circa un secolo ha operato nel contesto clodiense: «Prima il mancato rinnovo della convenzione con l’Università, poi la chiusura del centro di informazioni turistiche a stagione prolungata, quindi l’uscita del Consorzio Agrario -nota Baldin- sono i segnali che da Chioggia stanno scappando tutti, “grazie” all’inazione della giunta Armelao, la quale ormai si è specializzata nel perseguire sempre le decisioni meno indicate».

In particolare, si tratta di un duro colpo (l’ennesimo) alla catena del prodotto a chilometro zero, suscettibile di ulteriori contraccolpi occupazionali e d’immagine dopo il fallimento di OPO Veneto che pure a Brondolo trovava ubicazione: «Se una istituzione così importante abbandona Chioggia per Rosolina -fa eco Stecco- significa che la città non è più attrattiva e rischia la crisi irreversibile, da addebitare per intero alla presente amministrazione».

Gli esponenti del M5S ricordano che a fine 2021, quando Armelao si era da poco insediato, fu egli stesso a esporsi pubblicamente in favore della società Ortomercato del Veneto, attuale gestore: «Addirittura veniva palesata l’opportunità di sviluppare collaborazioni proprio con il Consorzio Agrario -concludono Erika Baldin e Daniele Stecco- ovvero lo stesso che oggi saluta una città nella quale evidentemente ritiene non ci siano più chance di futuro.

E che ne è del centro di cottura per le mense scolastiche, che avrebbe dovuto trovare luogo proprio adiacente al mercato orticolo? Speriamo non si pensi di nascondere tutto puntando esclusivamente al turismo, perché nel 2024 un territorio di quasi 50mila abitanti non può reggersi in via esclusiva sopra un unico settore, dimenticando ad esempio l’agricoltura. Del resto, tutte le promesse rivolte dalla destra alle frazioni sono andate clamorosamente disattese». 

erika baldin

The author erika baldin

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