Venezia, 9 novembre 2024 – Martedì mattina il Movimento per la Difesa della Sanità pubblica veneziana e l’associazione Amici del Giustinian manifesteranno davanti alla sede del Consiglio regionale, per rivendicare dignità alle persone ospiti delle residenze Carlo Steeb e Stella Maris agli Alberoni, i cui servizi sono minati dalla carenza di personale.
Il presidio incontrerà anche una rappresentanza dell’assemblea veneta: «Li ascolterò volentieri -esordisce Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle- anche perché le mie battaglie di questi anni, in commissione Sanità e nel territorio, sono state spesso portate avanti da questi comitati».
A tal proposito, la consigliera annuncia di aver depositato un’interrogazione a risposta scritta, rivolta all’assessora Lanzarin, attraverso la quale chiede alla Giunta di palazzo Balbi se sia a conoscenza della situazione di difficoltà organica nelle due case di riposo, che comporta turni massacranti per le operatrici e gli operatori.
«Esistono anche problemi strutturali dei fabbricati -continua Baldin- ad esempio riguardo il riscaldamento e gli ascensori, oltre a quelli relativi al vitto che viene somministrato a chi paga rette non certo esigue. Vorrei sapere appunto come l’esecutivo guidato da Luca Zaia intenda intervenire, dopo aver verificato il contesto tramite i “sensori” preposti sul campo».
La questione era stata sollevata nelle scorse settimane dalla CGIL, che aveva acceso un faro verso le due realtà gestite dalla cooperativa Codess: «Se ne vanno anche lavoratrici e lavoratori assunti a tempo indeterminato -osserva l’esponente del M5S- che preferisce ricollocarsi volontariamente in strutture che offrono condizioni contrattuali migliori. Tanto che ora, soprattutto alla Carlo Steeb, gli ingressi di ben quaranta uomini e donne anziane sono bloccati per l’impossibilità di farvi fronte».
Sullo sfondo, la necessità di superare il modello di assistenza alla terza e quarta età, verso una prospettiva legata al domicilio del paziente: «Ricordo che il Veneto è l’unica Regione d’Italia a non aver ancora riformato il regime delle residenze per le persone anziane -conclude Erika Baldin- e in Consiglio giace anche un mio disegno di legge che prevede più trasparenza in queste realtà assistenziali, con il coinvolgimento dei familiari nel monitoraggio delle condizioni di vita all’interno».