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CONVENZIONE TRA ULSS 3 E I PRIVATI DEL CENTRO DI MEDICINA, CHE POTRANNO GODERE DEI SERVIZI PUBBLICI PER UNA CIFRA IRRISORIA: LA REGIONE DEL VENETO DA QUALE PARTE STA?

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Venezia, 7 aprile 2025 – La convenzione che l’ULSS 3 Serenissima e il Centro di Medicina, struttura che fa capo all’imprenditore Vincenzo Papes, hanno sottoscritto il 14 marzo scorso per il trasferimento dei pazienti acuti dalla clinica privata mestrina all’ospedale all’Angelo, fa ora discutere sindacati e politica. Dopo la dura presa di posizione della Funzione Pubblica di CGIL e UIL, rappresentative di centinaia di lavoratrici e di lavoratori nel settore, le quali hanno ventilato anche l’ipotesi di una segnalazione alla Corte dei Conti per possibile danno erariale alle casse dell’ULSS, arriva l’interrogazione che l’intera minoranza in Consiglio regionale, a prima firma Erika Baldin, rivolge alla Giunta veneta per chiedere se sta dalla parte della sanità pubblica o di quella privata.

«Nel momento di massima tensione per gli ospedali metropolitani, compreso l’hub di Mestre -esordiscono le consigliere e i consiglieri del M5S, del PD, di Europa Verde, del Veneto che Vogliamo e il portavoce Lorenzoni- non troviamo corretto che le risorse umane e le dotazioni dell’Angelo siano messe a disposizione del Centro di Medicina per curare i suoi pazienti in stato di particolare emergenza, o bisognosi dei farmaci di fascia H, reperibili solo nelle farmacie ospedaliere».

Firmatarie e firmatari sono perplessi soprattutto dall’ammontare della corresponsione: «L’accordo prevede il versamento di una cifra pari a 24mila euro in due anni, del tutto irrisoria e fortemente sottodimensionata rispetto alle esigenze della stessa ULSS. È questo che ci fa chiedere se la Regione del Veneto difenda davvero la sanità pubblica ad essa affidata, o non si mostri piuttosto compiacente verso la concorrenza, ovvero un soggetto che ha per finalità il guadagno».

Prima della delibera, la convenzione (sul modello già adottato dal Piemonte) ha ottenuto il preventivo parere favorevole da parte della Direzione medica dell’Angelo, della Direzione del Pronto Soccorso, del 118 e della Farmacia interna all’ospedale dello stesso ospedale. «Si percepisce con chiarezza -commentano gli esponenti di opposizione- quale sia il beneficio per il Centro di Medicina, che potrà utilizzare i servizi pubblici nel caso i propri siano insufficienti, senza curarsi di gravare in maniera marcata sopra una struttura già oberata dalla normale routine. Sfugge invece quale sia il vantaggio per la mano pubblica».

Di qui l’interrogazione alla Giunta regionale: «Al di là di eventuali obblighi di legge nell’addivenire a convenzioni come questa -concludono- le reali possibilità di spesa del contraente privato vanno molto oltre quelle conferite in convenzione. Se proprio l’ULSS deve cedere alla strisciante privatizzazione in atto anche nel Veneto, almeno non lo faccia “per una pipa di tabacco”, come ha scritto la CGIL. Per questo è necessario conoscere le intenzioni della Regione in merito, anche con un occhio alla nuova programmazione sociosanitaria in fieri. E quindi la convocazione di una seduta ad hoc della competente Commissione consiliare».

erika baldin

The author erika baldin

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