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ANZIANA LASCIATA SEI ORE IN ATTESA ALL’OSPEDALE CIVILE DI VENEZIA: È QUESTA L’ECCELLENZA DI CUI PARLA ZAIA?

Venezia, 23 gennaio 2023 – Ancora un caso di malasanità a Venezia. Lo scorso venerdì 20 una signora di 85 anni, non deambulante, dopo le dimissioni dal Pronto Soccorso dell’ospedale Civile è stata costretta ad attendere sei ore prima di essere riportata a casa dalla Croce Verde: «Come si può ancora parlare di eccellenza veneta?», si chiede Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale.

«Tra la fuga dei medici dal settore pubblico -osserva la consigliera- e la privatizzazione strisciante di interi reparti affidati ai costosissimi professionisti delle cooperative, non sfugge che nell’ultimo mese almeno tre casi di ingiustificate attese hanno avuto luogo negli ospedali di San Donà di Piave, Adria e ora Venezia. Ci mancava solo l’inchiesta della magistratura riguardo le mascherine e la casa di riposo a Santa Maria di Sala. Tutto ciò dovrebbe indignare anche chi sbandiera una primazia che nei fatti semplicemente non esiste, o non esiste più».

L’anziana, tra le ore 15 e le 21, sarebbe rimasta anche senza poter avere accesso ai farmaci che la stavano curando a domicilio: «Pare non sia nemmeno la prima volta che accade nel nosocomio lagunare -aggiunge Baldin- ed è pleonastico pretendere l’implementazione di un maggior numero di idroambulanze, dal momento che la stessa ULSS 3 ha dichiarato che nei giorni funestati da condizioni meteorologiche negative le uscite dei mezzi subiscono ulteriori ritardi, rispetto al già risicato calendario giornaliero».

L’esponente del M5S chiede all’Unità Sanitaria il rigoroso rispetto delle consegne, che prevedono in due ore (al massimo) il rientro delle e dei pazienti fragili dopo le dimissioni: «E sono già tante -conclude Erika Baldin- senza contare gli ulteriori disservizi all’utenza dati dal permanere in vigore delle residue disposizioni antipandemiche. La verità è che nella salute pubblica bisogna investire, non tagliare: dev’essere chiaro a Roma come a Venezia».

erika baldin: