Una sonora bocciatura per il Comune e un investimento enorme, in termini economici e occupazionali, andato in fumo. Parlo del progetto relativo al centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare. L’Enea ha scelto il polo scientifico di Frascati e la proposta di Porto Marghera è arrivata addirittura terza in classifica. Una sonora bocciatura per il Comune di Venezia: sono stati persi 500 milioni di euro per ospitare il progetto nell’area di Porto Marghera. Siamo all’immobilismo totale: già due anni il Movimento 5 Stelle aveva sollevato la questione in consiglio comunale, ma come sempre siamo rimasti inascoltati e questo è il risultato. Il Movimento 5 Stelle di Venezia, inoltre, ha scoperto che dell’area presentata non sono state prodotte le certificazioni richieste e che quindi non è nelle disponibilità del Comune: alla fine è stata persa una grande opportunità per Venezia e questa Amministrazione dimostra, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, tutta la sua inaffidabilità quando si tratta di investire sul futuro della città.
La Regione forse troppo presa a tenere l’attenzione pubblica puntata sulle Olimpiadi invernali del 2026 a Cortina e a nascondere sotto il tappeto la solita polvere dei Pfas, del trasporto pubblico su rotaia e della Pedemontana, non si è mossa in tempo e non ha fatto quel che poteva fare. Si vede che questo progetto non dava abbastanza visibilità a Zaia e ai suoi. Peccato, sono treni che non passano più.
