Venezia, 18 dicembre 2022 – «La Regione non investe a sufficienza nel diritto allo studio e i giovani se ne vanno. Il quadro è sconfortante: gli studenti universitari in Veneto restano senza casa, senza borsa di studio e senza servizi. Non c’è da stupirsi se gli iscritti negli atenei veneti sono in calo e se ogni anno 10 mila giovani scelgono di emigrare dal Veneto. Fanno bene gli studenti a protestare oggi a Padova davanti al Bo con l’associazione Udu Studenti Per, hanno tutta la mia solidarietà». Così la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Erika Baldin, che nella giornata di oggi ha presentato un’interrogazione a risposta immediata sottoponendo alla Giunta regionale la segnalazione di uno dei tanti casi di studenti idonei non beneficiari. «Parliamo di ragazzi che, secondo la normativa regionale, hanno pieno diritto alla borsa di studio ma che non la ricevono perché i fondi stanziati non sono sufficienti. È uno scandalo veneto», commenta Baldin.
Gli studenti veneti sarebbero infatti penalizzati da un doppio meccanismo, spiega la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle. «I parametri del Veneto per le borse di studio sono tra i più ristretti a livello nazionale, la soglia Ispe è bassissima, pari a 37 mila euro: l’anno scorso il Consiglio regionale aveva votato un mio ordine del giorno che impegnava la Regione a portarla al massimo previsto dalla normativa nazionale, 51 mila euro, come in altre regioni: la Giunta Zaia ha fatto spallucce e ha mantenuto la soglia al minimo possibile. Questo significa che la platea degli idonei viene ristretta in partenza rispetto al resto d’Italia, quindi molti studenti che in altre regioni avrebbero diritto alla borsa in Veneto rimangono tagliati fuori. Tra gli idonei, c’è poi il caso inaccettabile degli idonei non beneficiari: anche in questo caso la Regione è inadempiente, nel DEFR 2022-24 grazie a un mio emendamento era stata prevista la copertura in tempi celeri di tutte le borse di studio, in modo da svincolare le risorse che altrimenti gli atenei sono costretti ad anticipare come accaduto gli scorsi anni. Un impegno che, come si è visto in questi giorni con la pubblicazione delle graduatorie di Padova che vedono 2.500 idonei non beneficiari, non è stato affatto mantenuto», aggiunge Baldin.
«Occorre intervenire al più presto e tornerò a farlo con proposte di emendamenti al bilancio. La Regione deve la copertura delle borse di studio e risolvere l’emergenza abitativa, con un piano straordinario di edilizia universitaria, aumentando i finanziamenti agli Esu, gli Enti regionali per il diritto allo studio di Venezia, Padova e Verona», conclude Baldin.
Erika Baldin (M5S), consigliera regionale