La proposta di revisione dei confini della “buffer zone” o zona cuscinetto di Venezia e della sua laguna, avanzata dal Sindaco Brugnaro, rischia ora di compromettere una volta per tutte l’eccezionale valore universale riconosciuto dall’Unesco a tale sito e di indebolire la tutela e la salvaguardia di questo patrimonio mondiale dell’umanità.
Attraverso una delimitazione dell’area che fosse la più ampia possibile, in modo tale da alleggerire le prescrizioni imposte dall’Unesco per la fascia di rispetto esterna al sito, Brugnaro sta cercando di indebolire i vincoli paesaggistici afferenti al sito Unesco “Venezia e la sua laguna”, snaturando così la stessa funzione dell’area cuscinetto che ricordo essere quella, oltre che di tutela naturale e paesaggistica, di filtrare le eventuali pressioni esterne che possono gravare sul sito.
Non è certo la prima volta che la salvaguardia di Venezia e della sua laguna viene messa in discussione: basti pensare al progetto, approvato dal Governo, per il passaggio delle grandi navi a Marghera, i continui sforamenti dei limiti emissivi inquinanti nella città di Venezia, la contestata realizzazione della seconda pista di Tessera.
Il nostro sospetto è che attraverso questa mossa si vogliano sacrificare i vincoli esistenti a tutto vantaggio dei grandi interessi economici che girano intorno al sito Unesco.
Per questo motivo il M5S si farà portavoce presso l’Unesco, che è chiamata ad approvare la proposta del Comitato di pilotaggio, della necessità di ripristinare una zona cuscinetto, con una perpetrazione più ristretta rispetto alla proposta Brugnaro, in cui rendere effettivi ed efficaci le raccomandazioni di riduzione del consumo di suolo e di mantenimento del paesaggio.
Agiremo anche in ambito regionale, dove ricordiamo che la Commissione regionale per il Patrimonio Culturale, composta da tutti i soprintendenti del Veneto, nella seduta del 30 ottobre 2017 ha espresso parere contrario alla proposta di ampliamento della Buffer Zone presentata da Brugnaro.