Rispetto al 2014 le vendite delle imprese veneziane nel periodo del Carnevale hanno subito secondo la Confartigianato una flessione del 25,5 per cento. Durante la settimana, spiega l’Ava, c’è poca affluenza.
Tra le cause principali alla base di un turismo in calo sia quantitativo che qualitativo le associazioni individuano le responsabilità della giunta comunale: gli eventi di Venezia organizzati dal Comune sarebbero pochi e mal pubblicizzati.
Erika Baldin (M5S), consigliera regionale della provincia di Venezia in commissione turismo commenta i dati: “Questo flop è un fatto gravissimo per il nostro turismo in tutta la regione.
Venezia non deve privilegiare gli eventi di massa ma puntare su un turismo qualificato, con eventi migliori che richiamino anche una tipologia di visitatori che porti più valore.”
Baldin propone: “Concordo con le categorie che chiedono più manifestazioni di qualità. Le uniche iniziative di qualità sono private. Mentre la giunta ha concesso un turismo usa e getta. Ciò che deve fare il comune è creare “esperienze”, che mescolino la tradizione folcloristica a quella enogastronomica e culturale, intesa come spettacoli teatrali a approfondimenti.
Come M5S in Regione e al Comune di Venezia e in Regione è questo il tipo di turismo che proponiamo.”
