Venezia, 19 maggio 2023 – «Poche cose sono più imbarazzanti di un sindaco che dimostra di non conoscere la propria città. Nella lingua inglese esiste una parola, “cringe”, che è perfetta per descrivere la sensazione evocata dalle dichiarazioni di Brugnaro sul caro affitti: secondo il leader di Coraggio Italia, se uno studente paga 700 euro di affitto vuol dire che si è fatto fregare e non merita la laurea. Ebbene, se Brugnaro crede che 700 euro per una stanza siano una truffa, dovrebbe essere lui a denunciare i gestori degli studentati che applicano tariffe anche superiori a quella cifra. A Venezia ce ne sono, il sindaco dovrebbe saperlo. Per non parlare del mercato privato, dove i prezzi sono schizzati alle stelle: Brugnaro evidentemente non conosce Venezia».
Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, che nella giornata di ieri ha depositato una mozione per chiedere alla Regione di intervenire contro il caro affitti, a sostegno degli studenti fuori sede, delle giovani coppie e delle famiglie venete. «Il Veneto guidato da Zaia è tra le regioni che finanziano di meno il diritto allo studio e le politiche per la casa. Poi non possiamo stupirci se i giovani veneti scelgono di andare a studiare o lavorare all’estero», osserva Baldin.
«Con le sue esternazioni Brugnaro manca di rispetto agli studenti sopraffatti dal caro affitti, che da giorni stanno vivendo in tenda davanti alle sedi universitarie di tutta Italia. “Si rimbocchino le maniche”? Da che pulpito! Brugnaro è sindaco di Venezia e capo di un partito nazionale, che fa parte della compagine di governo. Invece di fare la ramanzina ai giovani che chiedono solo di poter studiare, dovrebbe spiegarci quali soluzioni intende mettere in campo contro il caro affitti. Che non riguarda soltanto gli studenti fuori sede, ma anche le famiglie, le giovani coppie e i residenti della città storica, dove gli affitti sono sempre più alti a causa delle locazioni turistiche fuori controllo», conclude Baldin.