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CAROVITA E TAGLI AL WELFARE, HO SCRITTO A ZAIA PER UNA TERAPIA D’URTO ALLE POLITICHE SOCIALI: ADDIZIONALE IRPEF, CONTRIBUTO STRAORDINARIO E RIFORMA DELLE IPAB

Venezia, 21 gennaio 2025 – Una terapia d’urto per le politiche sociali venete. È quanto chiede Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, attraverso una lettera diretta al presidente Zaia: «La situazione sta diventando drammatica per via dei continui aumenti delle utenze, dei prodotti al consumo, delle rette negli asili e nelle case di riposo. Le tredicesime delle lavoratrici e dei lavoratori sono andate bruciate in un attimo. Per questo motivo ho deciso di rivolgermi al vertice della Regione, al fine di invitarlo a prendere in mano la situazione con urgenza».

A tale scopo, la consigliera ha preparato un pacchetto di quattro interventi a contrasto del carovita e a sostegno del welfare regionale, presentati durante una conferenza a palazzo Ferro Fini assieme ai rappresentanti delle associazioni dei consumatori: «In primo luogo, insisto nel rivendicare la necessità di un’addizionale IRPEF da applicare ai redditi più elevati. Con gli introiti verrebbero sanate numerose situazioni di difficoltà nella spesa sociale dell’ente».

Baldin avanza anche l’ipotesi di un contributo straordinario per le bollette e le spese mediche: «Chi ha di più deve dare una mano, dal momento che la forbice delle diseguaglianze si allarga sempre più, spingendo il ceto medio verso il baratro di una nuova povertà. Redistribuire la ricchezza significa essere proprio dalla parte delle cittadine venete e dei cittadini veneti, che lo stesso presidente Zaia postula come sua priorità». Terzo input alla Giunta, la convocazione dell’apposita Commissione per la tutela dei consumatori, degli utenti e il contenimento dei prezzi al consumo, prevista dalla legge regionale n.27/2009.

Particolarmente grave, infine, è la situazione nelle case di riposo, tra le rette che schizzano alle stelle e i limiti all’accreditamento delle strutture private, necessari ad accomodare una numerosa platea di richiedenti: «Il Veneto -spiega l’esponente del M5S- è l’unica Regione, assieme alla Sicilia e alla Calabria, a non aver ancora approvato la propria legge di riforma delle IPAB, un tema sospeso da vent’anni. Alla V Commissione consiliare giace il progetto a prima firma Zaia: chiedo ufficialmente alla presidente Brescacin di inserirne la discussione in calendario alla prima seduta utile».

In tale sede, Erika Baldin promuoverà il carattere esclusivamente pubblico delle future residenze per le persone anziane: «Non è il caso di fare profitti sulla pelle di chi per età diventa più fragile. Anzi -conclude- da un lato le case di riposo pubbliche potrebbero aprirsi a ulteriori servizi, ad esempio i prelievi di sangue e altri esami ambulatoriali; dall’altro è il caso di operare una decisa svolta culturale verso l’assistenza domiciliare, consentendo la permanenza della persona anziana nella casa dove ha vissuto, dove mantiene familiarità e ricordi».

erika baldin: