Sociale. Baldin (M5S): «Rsa, le famiglie venete pagano i ritardi della Regione»
Venezia, 23 settembre 2022 – «La Regione è in ritardo, gli annunci di Zaia arrivano fuori tempo massimo quando gli aumenti delle rette delle Rsa sono già realtà. E quando infermieri e operatori socio-sanitari sono in fuga dalle case dei riposo, verso gli ospedali». Così la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, che nella giornata di oggi ha depositato un’interrogazione chiedendo alla Giunta di intervenire urgentemente dopo l’allarme lanciato dalla Cgil di Venezia in merito alla fuga del personale verso la Sanità, all’aumento delle rette fino a 2.400 euro l’anno dovuto al caro-bollette e alla circostanza che vede rimanere vuoto un letto su quattro nelle Rsa veneziane.
«Il Veneto è l’unica regione d’Italia a non aver realizzato la riforma delle Ipab, attesa dal 2001: un fallimento delle Giunte Galan e Zaia. L’intervento annunciato in materia di Irap, che valuteremo attentamente in sessione di Bilancio, arriva tardi: sono anni che chiediamo alla Regione di parificare le aliquote tra pubblico e privato, cancellando un’assurda penalizzazione nei confronti delle strutture pubbliche», ricorda Baldin.
«Ad ogni modo, non basta una manovra fiscale per evitare la crisi delle case di riposo. Bisogna intervenire aumentando le impegnative di residenzialità e vanno ascoltate le richieste dei sindacati, che per arginare la fuga di infermieri e Oss dalle Rsa chiedono di uniformare i contratti e applicare gli stessi livelli retributivi della Sanità», conclude Baldin, che è pronta a battersi «in sede di Bilancio regionale per limitare in ogni modo i costi a carico dei cittadini e per difendere il personale del comparto, stremato da due anni di pandemia e mai realmente valorizzato».
Erika Baldin (M5S), consigliera regionale
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