«Le case di riposo, cifre e resoconti giornalistici alla mano, è stata la trincea che, in questa battaglia contro il virus, non abbiamo tenuto. Dove il nemico è penetrato e ha lasciato un’ampia scia di morte. Una vergogna, se lo guardiamo dal punto di vista non solo sanitario, ma morale. È stato permesso che il virus entrasse dove ci sono i nostri concittadini più fragili, dove avrebbero dovuto essere protetti meglio degli altri. E invece lì sono morti a centinaia, da soli, senza il conforto dei familiari e con un’assistenza sul cui livello di adeguatezza questa commissione dovrà investigare». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sull’insediamento della Commissione speciale d’inchiesta sulla gestione delle Rsa e delle case di riposo per anziani in relazione alla pandemia da Coronavirus, di cui fa parte in rappresentanza del Gruppo consiliare M5S.
«Dovremo lavorare con il massimo impegno – ribadisce la consigliera M5S – per capire cosa non ha funzionato, dove e perché. Senza alcun intento di colpevolizzare i dipendenti, che sono stati mandati spesso allo sbaraglio senza istruzioni e protezioni, ma per arrivare ad un futuro in cui la Regione non si possa “chiamare fuori”. Stavolta, specialmente all’inizio, ha dato la sensazione di guardare dalla finestra quel che succedeva, lasciando che la strage dei nonni avvenisse in una sorta di “extraterritorialità” socio-sanitaria».
«In sintesi – conclude Baldin – la Commissione di inchiesta sul Covid nelle Rsa deve fare chiarezza sul passato per costruire un futuro dove, per i nostri anziani, convivano cura, sicurezza ed efficienza».
Martedì 7 luglio 2020
Ecco il video che ho girato sulla questione:
AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.