«Non spostiamo l’attenzione dall’emergenza sanitaria. Lo chiedono i 64 morti di oggi, una cifra terribile che non vedevamo da tempo. Lo dichiarano gli scienziati, tra cui il professor Crisanti, che merita di essere ascoltato sempre, non solo a giorni alterni. Lo suggeriscono anche le cifre della Germania, con l’indice di contagio R0 che risale verso quota 1 dopo la loro riapertura. E se, con questo “quasi-liberi tutti” che vediamo nelle nostre strade, anche il Veneto corresse lo stesso rischio?». Lo dice, in una nota, Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle
«Nel computo dei decessi odierni, ben 42 arrivano dalle case di riposo di Verona. È quella – osserva Baldin – la situazione che merita i riflettori, non la diatriba se corra più in avanti l’ordinanza di Zaia o il decreto di Conte. Il governo deve certamente migliorare l’efficacia dei suoi interventi, come è urgente e innegabile sul versante del turismo, ma alla Regione chiediamo coesione e unità di intenti. Si prepari la ripartenza in sicurezza, ma non lasciamo filtrare il messaggio che il guaio è passato. Il Veneto, con alcuni settori economici appesi a un filo e lo tsunami sanitario che ha subito, non può permettersi un lockdown di ritorno».
martedì 28 aprile 2020
Immagine tratta dai canali web della Cnn International