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CORONAVIRUS. BALDIN (M5S): STRUTTURE PER QUARANTENE, LA REGIONE NON SI CHIAMI FUORI, MA COLLABORI CON LO STATO PER EVITARE TENSIONI SOCIALI E BOOMERANG MEDIATICI

«Un nuovo fronte caldo si prefigura da qui all’autunno. Quello delle strutture per accogliere migranti o comunque stranieri da tenere in quarantena per rischio Covid-19. I prefetti, da più parti, lanciano segnali di allarme: non si trovano case e strutture per ospitarli. Qui deve intervenire la Regione che, come spesso le accade, non può continuare nel suo “cherry picking”: scegliere solo le tematiche che le fanno più comodo e lasciare invece le ciliegie ammaccate nel cestino, che se le curino gli altri».

Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, che prosegue: «Come è successo con i contagi nelle case di riposo, con le mani alzate a sottolineare che quel che accadeva nelle strutture per anziani “non è di nostra responsabilità”, adesso è lo stesso con la logistica legata alla gestione dei casi di Covid acclarati o sospettati su cittadini stranieri. Non è che, con la benvenuta scusa della competenza, Zaia e compagni ne approfittano per soffiare sul fuoco della solita polemica contro gli immigrati?».

«Lo ripetiamo ai colonnelli leghisti – ribadisce la consigliera M5S – qui non interessa se da tenere in isolamento ci sono italiani o stranieri. Bisogna trovare, alla svelta, strutture e personale per poterlo fare, in sicurezza e senza pesare solo sui soliti piccoli paesi della provincia dimenticata, come Cona o Cavarzere, e tutte le altre realtà lontane dai riflettori del potere. Che il centrodestra leghista, da decenni, considera di Serie B. In questa partita, per una vasta serie di motivazioni, la Regione può e deve svolgere un ruolo di primo piano, prendendosi tutte le responsabilità che richiede la gestione del Covid nel Veneto».

«Concludo – dice Baldin – con un altro promemoria. La gestione efficace delle quarantene, anche di profughi, anche di irregolari, conviene che sia non sbolognata solo sulle spalle dello Stato. Perché, se attuata con la collaborazione del territorio, aiuterà a tenere bassa la tensione sociale e non farà esplodere casi mediatici che danneggiano il Veneto e il suo turismo. Così bisognoso di sicurezza e calma, non di polemiche strumentali».

Mercoledì 22 luglio 2020


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

erika baldin: