«I primi segnali fanno temere che le conseguenze economiche che il contagio lascerà su Venezia e il suo territorio saranno pesantissime. Per questo è indispensabile fare in fretta, mettere in piedi una serie di confronti immediati tra le categorie, gli amministratori locali e le parti sociali, per avere le idee chiare per il futuro». Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, guarda con preoccupazione al disorientamento nel tessuto socio-economico del territorio veneziano, e chiede un’unità di intenti che anticipi le conseguenze della crisi post-pandemia, invece di inseguirla.
«Quando il Covid-19 allenterà la presa – prosegue Baldin – e ci troveremo con le macerie nel settore turistico, del commercio, della ristorazione, di attività peculiari come la pesca o gli stabilimenti balneari, dovremo sapere dove mettere le mani, quali strumenti adottare e in che ordine, che richieste fare al governo e alla Regione».
«Bisogna tutelare – osserva la consigliera M5S – tutte le persone che perderanno il lavoro o che lo vedranno ridotto, per i cali prevedibili ad esempio nel settore turistico e del commercio. Il nostro pensiero va alle commesse dei negozi che chiuderanno, agli stagionali del litorale che nessuno chiamerà, agli artigiani che vedono con terrore il dopo-contagio. Dobbiamo proteggerli, perché ci aspetta un cambiamento epocale delle abitudini e della struttura socio-economica. Una mutazione cui Venezia e la sua provincia, che ha l’ampio peso specifico del suo settore turistico, non può farsi trovare impreparata».
(Immagine dell’articolo da Euronews)