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CORONAVIRUS/LAVORO. BALDIN (M5S): DOPPIO ERRORE PER ASSESSORE DONAZZAN SU SCOMPOSTO ATTACCO PER NUMERI CIG IN DEROGA. RISPETTI LE MIE PREROGATIVE, FORNISCA I DATI E NON POLEMICHE

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«Leggiamo con stupore la nota scomposta dell’assessore regionale al Lavoro del Veneto Elena Donazzan, che mi attacca sull’impervio terreno degli ammortizzatori sociali, mischiando, ahilei, peri e pomi.». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sul Comunicato n° 719 della Regione Veneto, che inizia con un eloquente: “Erika Baldin deve venire in Direzione Lavoro e chiedere scusa a chi vi ci lavora”.

«Puntualizzo la situazione in maniera il più possibile didascalica, più per chiarirla ai cittadini veneti, che non per rispondere alle attenzioni dell’assessore, spero tradita da una lettura troppo veloce di qualche agenzia. Confermo – ribadisce la consigliera M5S – di avere compiuto, qualche giorno fa, un accesso agli atti per conoscere i numeri delle pratiche di cassa integrazione in deroga processate dalla Regione e inoltrate al livello superiore. È una mia prerogativa e un mio diritto, in qualità di consigliere regionale. Ruolo che Donazzan conosce bene, e che deve rispettare. Non si permetta di eccepire su un tale strumento, finché il Veneto e l’Italia restano una democrazia. Anche perché la Regione dovrebbe essere una casa di vetro, come diceva Zaia qualche tempo fa, oppure qualcuno anela un regime senza trasparenza, dove le opposizioni si limitano a tacere?».

Prosegue Baldin: «Ricordo all’assessore che la mia richiesta di accesso agli atti è stata rigorosamente limitata agli uffici, senza essere comunicata sulla stampa, sui media o sui social. Sono rispettosa delle strutture regionali, e a loro ho formalmente richiesto dei dati che mi riservavo di esaminare. Non ho fatto nessun annuncio, né illazioni preventive.

Altro promemoria per Donazzan. Prima di scagliarsi contro la sottoscritta con tanta veemenza, si prenda qualche minuto e controlli le mie dichiarazioni. Vedrà che non c’è nessun attacco alla Regione sulla questione degli ammortizzatori sociali. Nemmeno una riga. Zero. Sono disponibile a qualsiasi confronto pubblico con lei, basta che dica quando, e la vedrò scivolare dagli specchi preoccupati sui quali si è arrampicata».

«Già, perché Donazzan ha preso un abbaglio. Se vuole criticare il Governo per le ruggini con il suo assessorato, critichi Roma, non Baldin. Se vuole rispondere a chi, tra il M5S, ha fatto delle osservazioni sul suo operato, si rivolga ad altri, non a me. Io, ripeto, ho richiesto e aspettavo i dati. Che non ho ancora avuto. Al loro posto solo dolci e affettuose parole da palazzo Balbi. Per concludere – afferma la politica veneziana – invito l’assessore a ritirare il suo attacco scomposto. Anche perché, se i numeri e le tempistiche della Regione Veneto nella gestione della Cassa integrazione per il Covid-19 sono così perfetti e inappuntabili, non vedo perché Donazzan non me li abbia forniti subito, facendo parlare loro, invece di polemiche doppiamente inutili».

Venerdì 15 maggio 2020


Aggiornamento. Qui sotto la notizia sui quotidiani del gruppo Gedi: La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, (come puoi trovare anche nella pagina della rassegna stampa)

Tags : Cassa integrazioneCoronavirusDonazzanVeneto
erika baldin

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