Venezia, 31 ottobre 2023 – Dimensionamento scolastico, primo stop al governo Meloni. Il Tribunale Amministrativo della Campania ha infatti accolto il ricorso, presentato dalla locale giunta regionale, avverso la legge di bilancio per il 2023 che l’esecutivo nazionale aveva emanato lo scorso dicembre: tramite tale provvedimento, le autonomie scolastiche campane erano state ridotte da 965 a 839, con l’accorpamento di molti plessi e la conseguente chiusura di altri. Il TAR ha demandato alla Corte Costituzionale la questione di legittimità, mentre il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Valditara, ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato.
«È un primo passo, ma è significativo», commenta Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale del Veneto. «Attendevo fiduciosa appunto questa sentenza -spiega la consigliera- dal momento che ci sono state Regioni attive nel presentare ricorso, anche amministrate dal centrodestra come la Sardegna. Il Veneto invece ha deciso di non farlo, ma gli effetti della vertenza lo investono. Fin da subito avevo sollevato analoghe perplessità, in specie relative alle zone periferiche come ad esempio le isole della Laguna: la decisione del governo aveva infatti messo in difficoltà i genitori nelle iscrizioni a sedi lontane o ardue da raggiungere, oltre a paventare la riduzione numerica del personale scolastico, segnalata anche dalle sigle sindacali».
Il riflesso della vicenda ora può farsi sentire anche a Chioggia, la città della Baldin: «Nei giorni scorsi -ricorda la coordinatrice metropolitana del M5S- il Comune ha reso noto che gli istituti comprensivi dall’anno scolastico 2024-2025 passeranno da cinque a tre, con la primaria Gregorutti accorpata alla Marchetti, la media Pascoli alla Galilei. Comprendo il fenomeno della denatalità, ma le conseguenze volute dalla politica dei tagli non possono ricadere sopra le persone che abitano un territorio, e che intendono continuare a farlo fruendo dei servizi elementari». La speranza di Erika Baldin è che la sentenza del TAR campano venga confermata dal Consiglio di Stato e dalla Consulta: «Creare mega istituti da 1100 allieve e allievi ciascuno, con inevitabili classi pollaio, va contro ogni principio di educazione moderna. La destra al governo sa solo tagliare e togliere, quando invece bisogna allargare, includere, garantire».