La cooperativa Ecofficina, che gestisce l’accoglienza di migliaia di profughi e migranti nel padovano, entra nel mirino della magistratura: la Procura della Repubblica di Padova indaga per i reati di truffa e falso.
“Si tratta di un’indagine, ma le premesse sono inquietanti – ammettono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Baldin e Jacopo Berti – come diciamo da sempre, il problema dell’immigrazione è la gestione che ne fanno le cooperative, spesso con la collaborazione della politica locale. La direzione che il M5S vuole prendere è esattamente all’opposto: loro speculano trattenendo gli immigrati sul nostro territorio; noi vogliamo che invece vengano rimpatriati, oppure distribuiti in altri Paesi, in tempi brevissimi, nel giro di poche settimane”.
“Chi specula sulla pelle dei disperati e affollando i centri d’accoglienza – continua Baldin – reca disagio ai veneti e deve essere punito”.
“Quelli sono soldi dei veneti, che vengono utilizzati per arricchire i soliti noti riempiendo le strade della regione di disperati – le fa eco Berti – quei soldi devono essere utilizzati per aiutare le persone in difficoltà e i cittadini che hanno pagato le tasse per una vita”.
“Qui ci perdiamo tutti due volte – concludono i due consiglieri – e questa è la dimostrazione che non si vuole assolutamente risolvere il problema”.