A che punto sono gli interventi di manutenzione degli argini e degli alvei dei corsi d’acqua ai fini di prevenzione? Lo chiede un’interrogazione della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin in seguito all’ennesima ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto. Il provvedimento prende le mosse inoltre dai fatti che si sono verificati anche in altre zone d’Italia nei giorni scorsi: in alcune situazioni le esondazioni potrebbero essere state evitate con l’esecuzione di interventi di manutenzione della rete idrografica.
“Un’efficace prevenzione delle alluvioni, infatti, si realizza necessariamente attraverso la corretta pulizia di argini e alvei di fiumi e canali – avverte Baldin – perché la crescita incontrollata della vegetazione, l’accumulo nell’alveo dei materiali trasportati dall’acqua e l’aumento del livello di limo sul fondo mettono a rischio la sicurezza idraulica, con conseguente pericolo di esondazioni”.
“Il Veneto – continua la consigliera – non è estraneo a fenomeni di tal natura, ed è ancora vivo in tutti il ricordo della devastante alluvione che ha colpito il 1 novembre 2010 più di cento Comuni veneti e oltre mezzo milione di persone”. In quell’occasione furono 3 mila gli sfollati, e la devastazione per le zone agricole fu grandissima: all’epoca venne dichiarato lo stato d’emergenza, e l’ammontare dei danni venne stimato in almeno mezzo miliardo di euro.
“Già nell’immediatezza degli eventi, anche in Veneto tra le cause del disastro è stato annoverato il pessimo stato di manutenzione dei corsi d’acqua – ricorda Baldin – in particolare del Piave, del Bacchiglione, del Muson dei Sassi e del Brenta”.
L’allora assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte, infatti, in quei giorni rilasciava alla stampa dichiarazioni del seguente tenore: “Stileremo una lista di priorità e lì concentreremo le prime risorse disponibili” e “Il primo passo sarà realizzare interventi non mastodontici ma essenziali, come la pulizia degli alvei, d’intesa con i Comuni”. Anche il presidente Zaia ha di recente sottolineato la necessità di pulire gli alvei. La consigliera ha quindi interrogato la giunta veneta per sapere in quale misura siano stati eseguiti i più urgenti interventi di manutenzione di argini e alvei dei corsi d’acqua del Veneto.
“Interventi – avverte – quanto mai essenziali in ragione della necessità di difendere efficacemente il territorio veneto dai sempre più frequenti fenomeni di precipitazioni atmosferiche eccezionali e imprevedibili”.