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ESENZIONE IRES PER LE ATTIVITÀ NEI PICCOLI COMUNI: APPROVATI I NOSTRI EMENDAMENTI. MA CHE FINE FARÀ LA LEGGE?

Venezia, 28 marzo 2023 – «Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato i miei emendamenti alla proposta di legge statale per l’esenzione dall’IRES degli esercizi commerciali ubicati nei comuni periferici. In primo luogo, la proposta della Lega si limitava ai comuni con meno di 500 abitanti: abbiamo ottenuto l’aumento fino a 3 mila abitanti, ovvero comprendendo tutti quelli che vengono definiti piccoli comuni dalla norma. Inoltre ho ottenuto l’applicazione dell’esenzione anche nei confronti delle attività artigianali e non solo degli esercizi commerciali. Infine, coerentemente con l’ampliamento della platea di beneficiari, il Consiglio ha approvato la mia proposta di raddoppiare i fondi previsti da 5 a 10 milioni di euro». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che esprime «soddisfazione per l’approvazione dei tre emendamenti, che hanno senz’altro migliorato una proposta di legge statale che altrimenti sarebbe nata monca. Così invece può rappresentare una risposta al problema dello spopolamento e della desertificazione dei servizi nei comuni periferici».

«Il tema, tuttavia, è un altro: ora che il Consiglio regionale ha votato la proposta da trasmettere al Parlamento, che fine farà questo progetto di legge? Rimarrà ancora una volta nei cassetti delle Camere? Visto che la destra governa con larga maggioranza il Paese, ci si aspetterebbe una rapida approvazione, ma la storia recente ci fa pensare che non sarà così: delle 153 proposte di legge statale presentate a Palazzo Ferro Fini negli ultimi 17 anni, soltanto 3 sono diventate poi legge. Un “tasso di successo” dell’assemblea legislativa veneta pari all’1,9% dal 2005 ad oggi. E in questa legislatura la tendenza a presentare proposte di legge statale è addirittura aumentata: sono già 29, in soli due anni e mezzo», sottolinea Baldin, che torna a proporre «un monitoraggio sull’iter dei progetti di legge statale, da parte dell’Ufficio legislativo del Consiglio regionale, che venga poi trasmesso anche ai parlamentari eletti in Veneto. Altrimenti non si capisce il senso di produrre tutte queste proposte».

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

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