Venezia, 21 gennaio 2023 – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, accoglie con fiducia l’assegnazione a Trenitalia delle linee ferroviarie Chioggia-Rovigo, Rovigo-Verona e Adria-Mestre, a seguito di gara europea bandita da Infrastrutture Venete. «Già lo scorso novembre -commenta la consigliere- auspicavo che queste linee (precedentemente affidate alla società Sistemi Territoriali) assumessero standard qualitativi di servizio almeno pari a quelli offerti da Trenitalia. Bene dunque che la Regione abbia capito che così non si poteva andare avanti, e che fare di peggio per indisporre l’utenza era impossibile». Anche negli scorsi giorni, infatti, non sono mancate cancellazioni dell’ultimo minuto e relative autosostituzioni, che hanno accresciuto i disagi dei passeggeri, costringendoli a un percorso stradale più lungo e tortuoso.
«Bisogna però sempre ricordare -prosegue Baldin- che le scelte alla base della politica ferroviaria lungo queste tratte competono alla Regione del Veneto. È stata la giunta Zaia, infatti, a decidere che nelle ore di “morbida” circolassero autobus e non treni, è la maggioranza di destra a non credere per prima nello sviluppo della mobilità via rotaia, specie quella di prossimità per lavoratori e studenti pendolari, asserendo che la linea Chioggia-Rovigo è poco frequentata. Semmai è vero il contrario: la scarsa frequentazione dipende dall’altrettanto scarsa attenzione che l’ente ha avuto fino ad ora per il settore, preferendo un modello logistico che incentiva il traffico privato, pure più inquinante».
L’esponente del M5S, nell’esercizio delle sue funzioni, presterà attenzione al nuovo contratto di servizio: «Vigilerò -conclude Erika Baldin- quanto al mantenimento dell’attuale livello occupazionale e al miglioramento delle condizioni di lavoro. Oltre che, ovviamente, al reale rispetto dei diritti di chi viaggia e merita orari certi, vetture aggiornate, un maggior numero di corse giornaliere e collegamenti più ramificati. Ad esempio, riprendendo in mano il progetto della bretella Chioggia-Piove di Sacco che attende dal 1880: l’area meridionale della Regione non è di serie B, anche qui le cittadine e i cittadini pagano le stesse tasse che altrove».