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FONDACO DEI TEDESCHI, NESSUNO RIMANGA INDIETRO: UNA SOLUZIONE CONDIVISA ANCHE PER IL PERSONALE IN APPALTO, LA REGIONE CONVOCHI IL TAVOLO CON SINDACATI E IMPRESE

Venezia, 23 gennaio 2025 – Nessuno deve rimanere indietro. È il valore che ispira l’interrogazione depositata da Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, relativa alle lavoratrici e ai lavoratori che coprono servizi in appalto nello spazio veneziano T Fondaco, oggetto di dismissione e ristrutturazione: «Sono lieta che le organizzazioni sindacali e il gruppo DFS abbiano firmato un accordo che coinvolge 226 lavoratrici e lavoratori -esordisce la consigliera- e che questi ultimi lo abbiano approvato nelle loro assemblee a larga maggioranza. Però esso non vale appunto per le imprese esterne, che svolgono servizi essenziali quali le pulizie, la sicurezza, il bar».

Per questo, Baldin chiede alla Giunta veneta quali azioni intenda compiere, al fine di risolvere la situazione del personale in appalto: «Mi unisco alla richiesta dei sindacati per un incontro in Regione, da calendarizzare nei primi giorni di febbraio, con le aziende interessate. L’esempio positivo al quale ispirarsi viene dal magazzino e dal deposito di Quarto d’Altino, affidato alla società Multifacility, i cui 17 dipendenti vedranno esteso l’accordo alle medesime condizioni».

A Carnevale intanto CGIL e UIL hanno indetto uno sciopero dell’indotto: «La condizione delle addette e degli addetti meno garantiti nella filiera degli appalti -nota l’esponente del M5S- è sostanzialmente priva di garanzie alla chiusura dell’attività, che non sia il diritto alla NASPI. Spesso si tratta di monomandatari che operano al servizio esclusivo dei negozi di T Fondaco». Per questo, conclude Erika Baldin, «chiedo che anche a loro vengano applicate la buonauscita di 5 mensilità per chi esce dopo un anno di lavoro, fino a 13 mensilità raggiungibili per chi lavora dall’apertura nel 2016. E di aggiungere due mensilità se si rimane in servizio fino al prossimo 31 maggio».

erika baldin: