Venezia, 11 dicembre 2024 – Mancano solo venti giorni alla fine del 2024, e ancora non si vede traccia dello sperato rifinanziamento governativo della Legge Speciale per Venezia, in scadenza appunto a fine anno. Ora anche il Consiglio regionale del Veneto ha sancito che questa inazione dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni mette a rischio un ecosistema unico al mondo: «Sono soddisfatta che l’aula abbia approvato il mio emendamento al DEFR -nota Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini- il quale censura questa inopinata carenza, che penalizza non solo la città capoluogo ma anche i Comuni della gronda».
Se il Consiglio dei Ministri non provvede in tempo, la laguna rimarrà per la prima volta senza le risorse necessarie all’equilibrio idrogeologico: «Gli interventi di salvaguardia e disinquinamento -prosegue la consigliera- sono stati affidati dalla Legge Speciale proprio alla responsabilità della Regione, che è parte in causa e non spettatrice. Per questo l’inerzia centrale è gravissima, in quanto inficia qualsiasi percorso di reale autonomia del territorio».
Già nel DEFR la centralità dell’iniziativa regionale veniva ribadita nonostante la perdurante assenza di trasferimenti dal Comitatone, quindi dallo Stato centrale: «Non è errato ricordare -aggiunge Baldin- che, per Venezia e il suo bacino, la legge del 1973 (novellata nel 1984 e nel 1992) rappresenta la vera autonomia finanziaria. Oggi, approvando l’emendamento alla missione 9 del bilancio, lo ha stabilito anche il Consiglio regionale».
Ora si attendono comportamenti conseguenti da parte delle elette e degli eletti veneti in Parlamento: «Dopo interrogazioni, mozioni, ordini del giorno andati a vuoto -osserva l’esponente del M5S- e appelli da ogni forza politica, la palla torna a Roma. Il territorio chiede 150 milioni annui per le incombenze previste dal dettato legislativo». Ovvero la pianificazione e il monitoraggio degli interventi da far attuare agli enti locali, ai consorzi di bonifica, alle società gestrici dei servizi idrici integrati.
«Grazie alla Legge Speciale -conclude Erika Baldin- è stato possibile risanare edifici storici, mettere in sicurezza ponti e argini, garantire l’abitabilità di alloggi minacciati dal moto ondoso, dalle grandi navi da crociera e dal rischio chimico. Se i partiti e i parlamentari veneti del centrodestra non provvederanno agli stanziamenti richiesti, con quale faccia si presenteranno davanti all’elettorato veneziano per chiedere la conferma della loro amministrazione uscente?».