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IL GOVERNO MELONI TAGLIA I FONDI DEL PNRR ALLE RISTRUTTURAZIONI OSPEDALIERE. COSA INTENDE FARE LA REGIONE DEL VENETO PER SALVARE I CANTIERI IN CORSO?

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Venezia, 19 marzo 2024 – Il governo Meloni taglia di un miliardo e 200 milioni i fondi del PNRR a disposizione delle Regioni per le ristrutturazioni ospedaliere, ma ancora non si conosce l’ammontare della decurtazione per il Veneto, né come la giunta Zaia si comporterà di conseguenza. A farsene carico è la capogruppo del MoVimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, Erika Baldin, la quale ha depositato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere appunto all’esecutivo regionale quali azioni intenda effettuare, a tutela del servizio sanitario.

«Questo intervento da Roma -spiega la consigliera- pone le Regioni che hanno già programmato le risorse per l’edilizia ospedaliera in una situazione di oggettiva difficoltà. Alcuni interventi finanziati sono già cantieri in corso o hanno gare assegnate, quindi hanno prodotto obbligazioni giuridicamente vincolanti, e non sono sostituibili con i fondi dell’articolo 20 della legge 67/1988, che prevede risorse da destinare all’ammodernamento tecnologico ed edilizio del patrimonio sanitario pubblico. Inoltre la rimodulazione del finanziamento già accordato potrebbe provocare il fermo dei cantieri stessi, con rilevanti ricadute giuridiche ed economiche a carico della Regione che ha sottoscritto gli affidamenti».

Secondo Baldin, è necessario pertanto conoscere «a quanto ammonti la quota parte del mancato finanziamento a carico della Regione del Veneto, e quali dei progetti presentati sono interessati dal taglio delle risorse del PNRR. In particolare, sarebbero in pericolo le opere per migliorare la diagnostica e le cure pubbliche nelle zone a rischio sismico, con impoverimento della sanità di prossimità. Un tema che denuncio da sempre e che mai come ora diventa stringente, a causa delle scellerate politiche antisociali del centrodestra».

Il taglio è stato comunicato nell’ultima seduta della Conferenza delle Regioni, in forza del decreto legge n.19 del 2 marzo 2024: «Gli assessori alla sanità convenuti -ricorda l’esponente del M5S- si sono detti allarmati anche in audizione alla commissione Bilancio della Camera, e ritengono inaccettabile il venir meno di risorse proprio in tema di sicurezza antisismica, là dove erano state previste almeno fino all’esercizio 2026».

Di qui la richiesta di informazioni alla Regione del Veneto: «Nel 2022 -conclude Erika Baldin- la delibera della giunta Zaia n.1559 rivedeva il piano di finanziamento dell’edilizia sanitaria, utilizzando pro quota proprio questi stanziamenti del PNRR, destinati alle zone di montagna e pedemontane. Come si fa ora a dire che quei soldi non ci sono più? E proprio nei giorni in cui lo stesso presidente della Giunta rivendica la necessità di ulteriori finanziamenti europei per il bacino di laminazione necessario alla sicurezza del fiume Retrone… Del resto c’è chi i 209 miliardi del PNRR li ha portati a casa, ovvero Giuseppe Conte e il suo secondo governo, e chi li taglia, cioè l’esecutivo nazionale a guida di Giorgia Meloni».

erika baldin

The author erika baldin

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