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IRAP E PEDEMONTANA, IL PREZZO DEL SILENZIO DI ZAIA LO PAGA LA CITTADINANZA

In un momento di crescente crisi economica e sociale per il nostro territorio, il presidente della Regione Luca Zaia continua a mantenere un silenzio preoccupante, mentre le problematiche si accumulano e si riversano sui cittadini e sugli enti locali.

 

Dopo averci “gentilmente” fatto sapere che non ci saranno ulteriori risarcimenti per i cittadini che hanno subito danni dal maltempo del luglio 2023 in riviera del Brenta, arriva una notizia che dovrebbe far rabbrividire i sostenitori del progetto di un Veneto senza tasse, tra i quali lo stesso Zaia: il governo regionale sarà costretto infatti ad alzare l’IRAP per corrispondere alle richieste del governo amico che peseranno per circa 22 milioni di euro sul bilancio regionale.  La stessa situazione la subiranno tutti i comuni del Veneto. Il presidente della regione non ha speso una sola parola per spiegare come intenda opporsi a questa logica centralista, che riduce drasticamente le risorse, né per commentare l’impatto delle decisioni economiche del governo Meloni sui bilanci comunali e regionali.

 

Il bilancio della Regione, nel frattempo, “fa acqua” da tutte le parti, e gli amministratori locali di ogni colore politico denunciano ormai apertamente una situazione insostenibile, che li costringe ad alzare le tasse o a ridurre i servizi per riuscire a sostenere i bilanci dei propri comuni. La Regione non interviene, e la voce di Zaia, tanto forte quando si parla di autonomia, sembra dissolversi quando si tratta di prendere posizione contro misure che penalizzano il nostro territorio.

Ma non stupisce che questo atteggiamento sia proprio dei più brillanti “autonomisti”, che in tutto sembrano autonomi tranne quando si tratta di difendere gli interessi di chi li ha eletti e delle proprie comunità.

 

Ci chiediamo se questo silenzio sia una moneta di scambio per ottenere il quarto mandato o un incarico prestigioso, mentre i cittadini continuano a pagare per le scelte incontestate del governo Meloni. Chiediamo che il presidente esca da questo mutismo e appoggi il movimento dei sindaci, anche di centro destra, che con coraggio stanno manifestando contro la tassa Meloni. Zaia deve dimostrare di essere davvero al servizio dei veneti e non semplicemente degli interessi della sua maggioranza politica.

 

È arrivato il momento che la giunta regionale prenda posizione, prima che questa situazione diventi davvero insostenibile per tante famiglie venete. I cittadini e gli amministratori locali meritano trasparenza, impegno e soluzioni tangibili, non solo vuote dichiarazioni di intenti o slogan. Se autonomia significa tagliare le risorse al territorio meglio cambiare strada

erika baldin: