X

IN PRESIDIO ALL’EX OSPEDALE GIUSTINIAN DI VENEZIA: GARANTIRE IN LOCO LA PERMANENZA DEGLI ESISTENTI SERVIZI DI PROSSIMITÀ, IMPLEMENTARLI CON LA CASA DI COMUNITÀ

Venezia, 31 marzo 2023 – Questa mattina anche Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, assieme alle colleghe consigliere e consiglieri di opposizione nella V Commissione che si occupa di sanità e politiche sociali, ha partecipato alla manifestazione che il Movimento per la Sanità Pubblica veneziana ha convocato davanti all’ex ospedale Giustinian di Venezia. Dove, secondo la candidatura avanzata dal presidente della Giunta regionale Luca Zaia, potrebbe insediarsi l’Agenzia europea contro il riciclaggio di denaro.



«Poco più che una boutade propagandistica -l’ha definita la consigliera- con poche possibilità di realizzarsi, ma che contribuisce seriamente a minacciare il mantenimento in loco di importanti servizi sociosanitari di prossimità, attraverso nuovi e ulteriori tagli». All’ex Giustinian infatti oggi hanno sede il Distretto sociosanitario per la città d’acqua, con le unità di continuità assistenziale, il centro prelievi, l’anagrafe canina, il centro per le vaccinazioni, il centro unico di prenotazione, il Ser.D. e molti ambulatori dove lavorano i medici di base.

«L’opposizione consiliare al Comune di Venezia -prosegue Baldin- con in testa Sara Visman e il M5S, le associazioni di cittadinanza attiva e le confederazioni sindacali stanno facendo muro, e hanno raccolto oltre 9mila firme contro il trasferimento di questi servizi all’ospedale Civile, che si trova dall’altra parte della città storica. Dev’essere chiaro che quest servizi non dovranno essere dispersi, bensì rimanere dove sono, ed essere implementati dalla futura Casa di Comunità. Per la quale al momento -nonostante i proclami- non risultano stanziati i fondi».



La coordinatrice metropolitana del MoVimento si era battuta affinché il sestiere di Castello tornasse ad avere il proprio medico di medicina generale, e attraverso un’interrogazione aveva chiesto che la Regione tornasse a occuparsi della programmazione medico-sanitaria per non arrivare sempre all’ultimo momento «Ora in Consiglio regionale le minoranze sono orgogliose di sostenere la battaglia dei comitati, per mezzo di atti ispettivi concreti come la mozione n.412 presentata il 23 febbraio scorso, atta a garantire il presidio dell’ex Giustinian anche nel caso in cui il Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Unione Europea attribuisse all’Italia e a Venezia la sede dell’Agenzia antiriciclaggio. Fermo restando che in città altri luoghi meglio si presterebbero allo scopo, in primis l’attuale sede del Tribunale all’Erbaria di Rialto, la quale presto sarà sgomberata per traslocare all’ex Manifattura Tabacchi».

Il sestiere di Dorsoduro, dov’è ubicato il presidio, è una zona abitata da molte persone anziane oltre che dalle studentesse e dagli studenti fuorisede, che non possono servirsi del medico di base nella propria città e che sono parimenti mobilitati per difendere la specificità di Venezia: «Una città complessa -conclude Erika Baldin- non paragonabile ad alcuna altra realtà nel mondo, che ha bisogno di servizi capillari e in grado di servire comodamente anche l’isola della Giudecca. Purtroppo le istituzioni amministrate dal centrodestra rispondono spesso con opacità e con poca trasparenza, preferendo dare la propria benedizione ai nuovi hub della sanità privata, destinati a soppiantare i necessari servizi pubblici di prossimità a vantaggio delle fasce più fragili della popolazione. Non ci stancheremo mai di dirlo, né di essere al fianco della cittadinanza organizzata, fino a quando non riusciremo a cambiare aria alla politica di Venezia e del Veneto».

erika baldin: