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INCENERITORI, MANCA UNA REGIA REGIONALE: IL CASO DI PADOVA

Rifiuti. Baldin (M5S): «Inceneritore Padova, che follia: impianto sbagliato nel posto sbagliato»

Venezia, 26 gen 2021 – «Non vai a costruire un inceneritore dove l’aria è già inquinata, è semplice buonsenso. Perciò di inceneritori nella Pianura Padana non se ne dovrebbe nemmeno discutere. Invece eccoci qua». Commenta così la consigliera regionale Erika Baldin (M5S) il dibattito sulla nuova linea dell’inceneritore di Padova: «è una discussione che però non si può fermare alla sola città di Padova. Il vero problema è che manca una regia regionale, il Piano dei rifiuti è fermo al 2015. Cioè secoli fa, se ragioniamo in termini di tecnologie e approcci green alla gestione del rifiuto. Oltre al fatto che è tecnicamente scaduto».

Baldin precisa: «Un punto fisso e imprescindibile è la questione dei bio-monitoraggi preventivi, sulla quale il consiglio regionale si è espresso il 17 dicembre scorso approvando una mia mozione relativa all’inceneritore di Fusina. Il concetto però va esteso al caso di Padova: prima di procedere con qualsiasi progetto, è necessario un monitoraggio sugli inquinanti connessi all’impianto».

«La verità è che Padova è probabilmente la città meno adatta ad ospitare un impianto di incenerimento, collocata com’è nel cuore della pianura veneta. Ma ripeto: guardiamo al futuro. Ad esempio imboccando una volta per tutte la strada indicata dalle più recenti normative europee: riciclo, riduzione, riuso. Altro che inceneritori…», conclude la consigliera regionale.

Erika Baldin (M5S), consigliera regionale

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