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INCIDENTI SUL LAVORO, STAMANE DAL PROCESSO PER LA MORTE DI MATTIA BATTISTETTI CHIEDO ALLA REGIONE: PIÙ CONTROLLI DEGLI SPISAL, E SI COSTITUISCA PARTE CIVILE IN CASI ANALOGHI

Erika Baldin processo Battistetti

Anche la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha partecipato stamane a Treviso alla nona udienza del processo per la morte di Mattia Battistetti, l’operaio 23enne schiacciato sotto il carico staccatosi da una gru nel cantiere edile dell’impresa Bordignon a Montebelluna. Nella circostanza rimase gravemente ferito un collega di origine kosovara, Arben Shukolli. «Non potevo non esserci -commenta la consigliera- dal momento che proprio con riguardo al caso di Mattia avevo chiesto invano alla Regione del Veneto di costituirsi parte civile, come nessuna istituzione locale ha ancora fatto. Anzi, da tale occasione ho presentato anche un disegno di legge regionale, finalizzato proprio a regolamentare la costituzione di parte civile della Regione del Veneto in caso di gravi incidenti come questi».

Baldin, assieme alle sigle sindacali, ha risposto all’appello lanciato dall’associazione Mattia Battistetti per una presenza massiccia dentro e fuori dal Tribunale trevigiano, dove il pubblico ministero ha escusso gli ultimi testimoni dei fatti: «Anche i tempi del processo non sono certo adeguati alla situazione -nota l’esponente del M5S- visto che ci sono voluti ben undici mesi dalla precedente udienza. Circostanza che contribuisce non solo a diluire il ricordo di Mattia nel tempo, causando ulteriori sfregi a chi lo ha perso, ma allontana soprattutto l’idea di giustizia che l’associazione rivendica, affinché non dobbiamo più piangere le giovani vite immolate lavorando. Sono stati ben 72 gli incidenti mortali in Veneto nel 2024 (135 se si considerano le persone decedute in itinere), attestati dall’Osservatorio Nazionale di Bologna: la cifra è tra le più elevate in Italia».

Proprio la Regione è l’ente competente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: «Anche in nome di Mattia, e di tutte le altre vittime -conclude Erika Baldin- rivendico la necessità che l’ente aumenti le risorse e le dotazioni in carico agli SPISAL, ovvero il servizio affidato alle ULSS per i controlli preventivi nei cantieri, nelle officine, negli stabilimenti. Durante la recente sessione di bilancio ho avanzato, ancora una volta, ipotesi concrete di stanziamento in tal senso, ma la maggioranza di destra che regge le sorti del Veneto ha ribadito la sua contrarietà, assumendosi una bella responsabilità nel limitare la dovuta e decisiva prevenzione».

erika baldin

The author erika baldin

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