Anche la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha partecipato stamane a Treviso alla nona udienza del processo per la morte di Mattia Battistetti, l’operaio 23enne schiacciato sotto il carico staccatosi da una gru nel cantiere edile dell’impresa Bordignon a Montebelluna. Nella circostanza rimase gravemente ferito un collega di origine kosovara, Arben Shukolli. «Non potevo non esserci -commenta la consigliera- dal momento che proprio con riguardo al caso di Mattia avevo chiesto invano alla Regione del Veneto di costituirsi parte civile, come nessuna istituzione locale ha ancora fatto. Anzi, da tale occasione ho presentato anche un disegno di legge regionale, finalizzato proprio a regolamentare la costituzione di parte civile della Regione del Veneto in caso di gravi incidenti come questi».
Proprio la Regione è l’ente competente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: «Anche in nome di Mattia, e di tutte le altre vittime -conclude Erika Baldin- rivendico la necessità che l’ente aumenti le risorse e le dotazioni in carico agli SPISAL, ovvero il servizio affidato alle ULSS per i controlli preventivi nei cantieri, nelle officine, negli stabilimenti. Durante la recente sessione di bilancio ho avanzato, ancora una volta, ipotesi concrete di stanziamento in tal senso, ma la maggioranza di destra che regge le sorti del Veneto ha ribadito la sua contrarietà, assumendosi una bella responsabilità nel limitare la dovuta e decisiva prevenzione».