Venezia, 22 marzo 2022 – «Le strutture sanitarie e le case di riposo del Veneto si confrontano quotidianamente con il gigantesco problema della penuria di infermieri, ma nel frattempo in alcuni pronto soccorso continuano le riorganizzazioni delle Ulss che vedono il personale infermieristico impiegato nella guida delle auto mediche al posto degli autisti soccorritori. Lo ha confermato oggi la Giunta regionale rispondendo a una mia interrogazione. Ma siamo sicuri che si tratti di una scelta opportuna?».
Così la consigliera regionale Erika Baldin, del MoVimento 5 Stelle, secondo la quale «a Rovigo gli infermieri si sono rifiutati di fare anche gli autisti, a Padova il servizio è addirittura esternalizzato, mentre a Bassano quella che era stata annunciata come una sperimentazione sembra invece costituire una scelta organizzativa dell’Ulss: a bordo dell’auto medica, assieme al medico c’è un infermiere che volontariamente svolge anche il ruolo di autista».
«Il sindacato Fp Cgil Veneto propone che l’infermiere sia sì presente sull’auto medica, ma in aggiunta e non in sostituzione all’autista soccorritore. Credo sia questo il modello corretto da applicare in Veneto, dove ciascuno fa il lavoro per cui è formato, per arrivare a un’omogeneità del servizio tra le varie Ulss», conclude la consigliera.
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale
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