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INTERROGO LA GIUNTA REGIONALE AL FINE DI CONOSCERE QUALE FUTURO PREVEDE PER L’ISTITUTO SAN CAMILLO AGLI ALBERONI

Venezia, 11 novembre 2024 – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta, rivolta alla Giunta veneta, mediante la quale chiede all’esecutivo quale futuro prevede per il complesso dell’istituto San Camillo, agli Alberoni.

La struttura, che fino a pochi anni fa era considerata d’eccellenza nella riabilitazione neuromotoria e nel servizio di neurofisiologia clinica, oltre alla cura delle persone degenti per gravi cerebrolesioni acquisite, malattie cerebrovascolari, mielolesioni e sclerosi multipla, aveva la peculiarità di svolgere al contempo ricerca in queste materie.

«Ma ora -spiega la consigliera- una serie di note sindacali segnala la fuga di professionalità mediche e sanitarie, tanto che ultimamente viene impegnato d’urgenza personale assunto per il servizio a Villa Salus di Mestre, controllato dalla stessa società del San Camillo».

La conseguenza sta nel peggioramento della qualità del lavoro e nella maggior fatica ad espletare i turni, nonché nel livello delle terapie e dei servizi complementari: «All’assessora alla Sanità -prosegue Baldin- chiedo se sia a conoscenza di questo abbandono, anche in riferimento ai problemi strutturali che vengono segnalati riguardo gli immobili, in parte ammalorati per quanto concerne gli impianti di riscaldamento e le infiltrazioni d’acqua, che hanno comportato solo di recente il ripristino della cucina. Mentre è stata addirittura chiusa l’attigua e malandata chiesa secolare».

Da un anno, nel contesto figura anche la presenza dell’università privata UniCamillus, accreditata nel novembre 2023 dal Ministero dell’Università e della Ricerca per dar vita a un corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che ha già esaurito le iscrizioni disponibili per i primi semestri: «La mia interrogazione -aggiunge l’esponente del M5S- si prefigge anche di ottenere risposta riguardo le compatibilità di questo ateneo privato con le attività scientifiche e curative dell’istituto principale».

I sopralluoghi effettuati da Azienda Zero hanno verificato la coerenza dei progetti di investimento e tecnologici con la programmazione regionale, anche dal punto di vista della sostenibilità: «Ma il progressivo scadimento delle prestazioni -conclude Erika Baldin- e l’ingresso di UniCamillus rischiano di cambiare tale quadro.

Pertanto, al fine di salvaguardare l’alta considerazione che il San Camillo ha maturato negli anni, confermato dal carattere scientifico riconosciuto dall’intesa tra Regione e Ministero, è necessario far luce in merito agli interrogativi manifestati dalle organizzazioni sindacali.

Visto che Zaia e la sua Giunta amano parlare di eccellenza nella sanità veneta, e non sempre a ragione, è il caso di cominciare ad affrontare il caso del San Camillo, che l’eccellenza la porta nel nome e nello status da oltre un secolo».

erika baldin: