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LA REGIONE DICE CHE SERVIRANNO ANCORA MESI PER IL RIMBORSO DEI DANNI DAL MALTEMPO DI LUGLIO. MAI PIÙ UN’ALTRA “AQUA GRANDA”

Venezia, 12 dicembre 2023 – Serviranno ancora alcuni mesi, almeno, alle cittadine e i cittadini della Riviera del Brenta e dell’intero Veneto per ottenere dal governo Meloni i ristori dai danni subiti dal patrimonio privato durante il maltempo eccezionale dello scorso luglio, quando la grandine si abbatté sopra larghe aree del territorio, ammaccando vetrate e autovetture. È stato l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, stamane durante la seduta di Consiglio, a ricordare la procedura di rilevazione e assegnazione dei fondi: rispondendo a un’interrogazione presentata il 21 settembre da Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, l’assessore ha percorso l’iter della vicenda, fin dall’attivazione degli uffici e dalla proclamazione dello stato d’emergenza prima regionale, poi nazionale.

«Ho sollecitato la Giunta regionale -commenta la consigliera- poiché di recente era accaduto che la Protezione Civile nazionale avesse negato il diritto a tali risarcimenti, ad esempio riguardo le mareggiate del novembre 2022 che avevano eroso parte del litorale veneziano. Inoltre, solo pochi giorni fa sono arrivati gli ultimi fondi previsti a fronte dell’Aqua Granda del novembre 2019, sintomo che i passaggi burocratici da compiere sono sempre troppo lunghi e lenti rispetto alle esigenze della popolazione».

Dopo un primo stanziamento di 8 milioni 300mila euro, amministrato dal commissario delegato Nicola dell’Acqua, la procedura ora contempla l’acquisizione del censimento dei danni inferti: «Questo aspetto necessario -prosegue Baldin- ha un termine di 90 giorni rispetto alla pubblicazione dell’ordinanza istitutrice del commissario, ovvero la fine di questo mese e dell’anno 2023. Da quel momento, la questione passerà al Dipartimento nazionale di Protezione Civile, nella speranza che non si ripeta un ulteriore diniego, come avvenuto per le utenze di Sottomarina e Isolaverde».

L’assessore Bottacin ha dichiarato che le risorse erogate sono in linea con quelle delle altre Regioni richiedenti: «Premesso che in quell’occasione il Veneto fu più colpito di altri -argomenta la coordinatrice metropolitana del M5S- le ultime stime dei danni sono drammatiche. La sola provincia di Padova, per esempio, si attesta attorno ai 18 milioni e la Riviera del Brenta ha prodotto oltre tremila documenti (600 nella sola Dolo). Pertanto mi attendo che, nei tempi definiti dai decreti, non ci siano ulteriori ritardi o lungaggini».

Secondo Erika Baldin, è quindi necessario fare presto con la liquidazione: «Da qualche tempo Zaia non fa più la voce grossa con Roma, quando sono in ballo le vite stesse delle cittadine e dei cittadini veneti. Nonostante l’arrivo dei fondi di coesione, forse teme per le sorti dell’autonomia: ma quest’ultima inizia là dove le risorse sono certe e così i tempi. Non devono più verificarsi situazioni protratte come nella città storica di Venezia dal 2019, o addirittura porte chiuse come per Sottomarina un anno fa. Lo stato di emergenza regionale e nazionale fanno fede dei bisogni della popolazione, ergo la sollecitudine sia massima».

erika baldin: