«Sul problema degli esuberi di personale nel passaggio Auchan-Conad a Mestre avevo già presentato un’interrogazione alla Giunta regionale lo scorso mese di gennaio (Interrogazione a risposta immediata num. 901 del 24/01/2020), quando i numeri parlavano di circa un centinaio di dipendenti a rischio. Mi rispose l’assessore Donazzan nella seduta del Consiglio regionale del 7 aprile scorso. Disse che Margherita Distribuzione auspicava che il forte esubero nell’ipermercato di Mestre venisse in gran parte riassorbito dai nuovi negozi che occuperanno gli spazi lasciati liberi da Auchan o da trasferimenti in altri punti vendita Conad limitrofi. Inoltre – continuava la risposta della Giunta regionale – dato l’impatto nazionale di tale riorganizzazione, la titolarità del tavolo resta in capo al Ministero dello Sviluppo Economico, con cui l’Unità di Crisi regionale è in costante dialogo.». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, che prosegue: «Fin qui le carte, che – afferma la consigliera M5S – non raccontano nulla di nuovo. E che non servono, nel concreto, alle famiglie dei lavoratori in bilico (adesso sono una cinquantina, secondo gli organi di stampa), che devono sperare sulle nuove aperture al piano superiore della struttura di vendita. In tempo di crisi post-Covid e per altri beni merceologici rispetto alla loro attività precedente è una speranza che non li lascia tranquilli, anche perché la loro anzianità di servizio e l’esperienza pregressa non si conciliano in modo automatico con l’apertura di nuovi negozi, che di solito puntano su personale giovane, con contratti precari e ridotto all’osso».
«Ecco perché – aggiunge Baldin – ribadisco la necessità che sia la politica, non solo quella nazionale (vista l’ampiezza e i numeri dell’operazione Conad, che coinvolgeva 16mila lavoratori in tutta Italia) a sedersi ai tavoli di concertazione e sostenere i lavoratori. La provincia di Venezia è stata tra quelle che ha pagato maggiormente, in Veneto, la crisi provocata dal Coronavirus, soprattutto sul fronte dei contratti precari e stagionali. Il nostro tessuto sociale non può permettersi che il passaggio Auchan-Conad lasci sul terreno numeri simili, confidando soltanto nella buona sorte o nelle dinamiche di mercato. E se il piano superiore della struttura, complice la crisi da Covid-19, rimanesse senza nuovi investitori? I fiduciosi auspici di ricollocazione di Margherita non basteranno, per pagare le bollette alle famiglie di quei cinquanta addetti in bilico.».
martedì 8 settembre 2020
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