“L’ombra della camorra sugli appalti del Passante e per la bonifica di Marghera. L’articolo di oggi di Giorgio Barbieri sui quotidiani Finegil conferma le denunce ed i timori sul “caso Lande” che il Movimento 5 Stelle ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.
I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle annunciano un’interrogazione urgente su questo tema, e lo stesso stanno facendo i parlamentari veneti del Movimento.
“Ci chiediamo come sia possibile che dal 2010, quando si iniziò a parlare del rischio di infiltrazioni da parte della camorra – spiegano i consiglieri regionali M5S Erika Baldin e Simone Scarabel – la Regione, Galan e il Governo non si siano mossi per fare un controllo sugli appalti. E non l’ha fatto nessuno in questi anni, da Berlusconi a Renzi”.
“Le mafie sono arrivate al Nord e pure in Veneto, e lo hanno fatto grazie alla complicità di poteri politici ed economici – avvertono i due consiglieri – in mano a veneti doc, che hanno svenduto gli antichi valori per gli schei”.
“Per chi stenta ancora a crederci suggerisco di leggere il libro “Mafia a NordEst” – conclude Scarabel – che spiega gli intrecci che hanno portato la mafia anche in Veneto: dove ci sono i soldi c’è anche la mafia, e qui non siamo da meno”.
“Abbiamo presentato una proposta di legge su questo tema – gli fa eco il capogruppo M5S in consiglio regionale, Jacopo Berti – che prevede, fra le altre cose, che la Regione possa costituirsi parte civile quando ci si trova di fronte a reati di mafia”.
“Ora se ne deve occupare anche l’antimafia – dichiara infine il vice presidente della commissione antimafia, il parlamentare Luigi Galetti – occorre capire perché in questi anni nessuno ha vigilato né in Veneto, né a Roma ed in nessun’altra parte d’Italia, nonostante segnalazioni su questa ditta fossero già note dal 2010, presentate in parlamento cinque anni fa, ed ancora da parte del M5S nel 2014 e poi ancora nel 2015. In ogni occasione il Governo e chi doveva vigilare ha sottovalutato”.