«La Giunta si era impegnata con le organizzazioni sindacali e le parti datoriali a colmare le lacune negli organici degli Spisal delle Ulss venete. Dove sono oggi quei professionisti? Le carenze d’organico restano gravissime. Di recente, la maggioranza di Zaia ha bocciato il mio emendamento al Documento di Economia e Finanza Regionale che chiedeva il “rafforzamento dell’organico relativo agli ispettori SPISAL”. Una vergogna, se consideriamo che c’è un impegno messo nero su bianco nel 2018 e mai rispettato», chiosa Baldin.
«Gli ultimi dati Inail relativi al Veneto mostrano una crescita degli infortuni (mortali e non) del +19,88% tra il 2021 e il 2022, quando complessivamente si sono registrati 84.547 infortuni. Venezia, la mia provincia, è maglia nera per numero totale di infortuni, con 15.347 casi e un incremento del +33,57%, ben al di sopra della media nazionale (+24,63%)», dichiara la consigliera regionale, richiamando i dati presentati nel mese di dicembre dalla Cgil di Venezia. «Non da ultimo, c’è il fenomeno allarmante dello sfruttamento del lavoro minorile e degli infortuni ad esso connessi: non dimentichiamo che Unicef Italia ha collocato il Veneto al primo posto nella triste classifica dei minori morti sul lavoro», conclude la consigliera regionale.
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale