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MOTO ONDOSO, LA MIA INTERROGAZIONE ISCRITTA IN CONSIGLIO REGIONALE. ORA ATTENDO UNA RAPIDA RISPOSTA DALLA GIUNTA ZAIA, PERCHÉ LA SITUAZIONE DEGENERA

Venezia, 2 settembre 2024 – Dopo la plateale contestazione da parte delle associazioni remiere durante la Regata Storica di domenica, il tema del moto ondoso e dell’eccessiva velocità dei mezzi a motore nella laguna di Venezia coinvolge anche il Consiglio regionale. È stata infatti iscritta all’ordine del giorno l’interrogazione che Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, ha depositato il 24 giugno scorso per chiedere alla Giunta veneta come intenda comportarsi -nei limiti delle proprie competenze- per migliorare la mobilità acquea e ridurre l’eccesso di natanti nello specchio che circonda la città storica. L’atto ispettivo era stato sottoscritto anche dalle consigliere Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Cristina Guarda (Europa Verde), ora eurodeputata.

«Naturalmente l’inserimento nell’ordine del giorno non è sufficiente -commenta la consigliera- e ora mi aspetto una rapida risposta da parte della giunta Zaia. La caldeggio e sollecito al più presto, perché la situazione ormai ha oltrepassato il livello di guardia, dato il rischio di incidenti per scontri tra imbarcazioni di differenti tipologie, il ritardo nell’effettivo funzionamento del cosiddetto “barcavelox” e il totale disinteresse dell’amministrazione comunale veneziana a normare i tanti problemi della città d’acqua, dall’overtourism appunto al moto ondoso».

Di recente Baldin ha anche incontrato alcune associazioni remiere, tra le protagoniste della protesta in Canal Grande: «Già dal 1994 esiste una relazione finale, redatta dall’allora costituita Commissione per lo studio del fenomeno, la quale già delineava la condizione precaria delle rive e delle fondamente, l’incalzante subsidenza, la necessità di un piano del traffico. In trent’anni tutti questi aspetti si sono aggravati, e ne sono subentrati di ulteriori, non meno problematici». Come ad esempio l’inquinamento, visto che le rilevazioni della qualità dell’aria in laguna non si distanziano più così tanto da quelle in terraferma.

L’esponente del M5S chiede pertanto a palazzo Balbi se l’esecutivo regionale intenda rivolgersi all’Autorità di Bacino del trasporto, nonché al Comune di Venezia, per un monitoraggio relativo a tutti i mezzi a motore presenti a qualsiasi titolo nella laguna. Inoltre, se esso sosterrà la transizione dagli attuali motori verso quelli che provocano minori emissioni, con riferimento ai servizi del trasporto pubblico locale. «Ma la Regione -conclude Erika Baldin- ha anche competenze dirette nella formazione della polizia locale, da specializzare alla navigazione lagunare, e soprattutto nel rilascio delle concessioni ai taxi, ai lancioni turistici, al trasporto pubblico. Attraverso l’interrogazione la richiamiamo ai suoi doveri».

erika baldin: