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RAGGIANTE PER LA VITTORIA DI ALESSANDRA TODDE IN SARDEGNA, PRIMA PRESIDENTE DI GIUNTA REGIONALE PER IL MOVIMENTO 5 STELLE. IN VENETO IL FUTURO È TUTTO DA SCRIVERE

Giuseppe Conte, Todde

Venezia, 27 febbraio 2024 – È raggiante la capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale del Veneto, Erika Baldin, nel commentare gli esiti delle elezioni sarde che attribuiscono la presidenza della Giunta ad Alessandra Todde. «Per la prima volta, un’esponente del M5S viene eletta alla guida di un’importante Regione italiana -esordisce Baldin- e sono sicura che Alessandra, manager competente e già esperta di governo nazionale, saprà dare le risposte che la popolazione sarda ha atteso invano negli scorsi cinque anni di amministrazione di centrodestra, e convinca anche la metà dell’elettorato che domenica si è astenuto. Sono molto contenta, inoltre, che la presidente sia una donna: era con ogni evidenza la candidata giusta, mi sono congratulata personalmente con lei».

Non sfugge tuttavia il dato politico: «In Sardegna -prosegue Baldin- ha perso prima di tutto Giorgia Meloni, che ha forzato per imporre la candidatura sbagliata di un suo fedelissimo, respinto in maniera vigorosa nello stesso capoluogo dove sta facendo male il sindaco. Inoltre, queste elezioni hanno determinato una battuta d’arresto alle pretese del governo nazionale, là dove Fratelli d’Italia e la Lega litigano a proposito di tutto, dal terzo mandato all’autonomia differenziata, e si arrampicano sugli specchi per giustificare le cruente manganellate ai danni di studentesse e studenti. È un voto locale ma che parla a livello nazionale».

Se il centrodestra appare incompatibile al suo interno e smanioso di occupare posizioni di potere, la vittoria di Todde apre le porte al consolidamento del fronte progressista: «Con Alessandra Todde -conclude Erika Baldin- si è affermata anche la scelta di Giuseppe Conte, da anni ormai in vetta alla stima delle italiane e degli italiani. Il bel dato elettorale relativo al MoVimento aiuta l’intero campo progressista a non rinviare la costruzione dell’alternativa al governo Meloni: la cittadinanza sarda, in tal senso, ha anche bocciato suggestioni terzopoliste e già sperimentate in passato. Il monito deve valere anche in Veneto, dove l’era Zaia è agli sgoccioli e il futuro è tutto da scrivere».

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BASTA MORTI SUL LAVORO, OGGI IN PIAZZA CON I SINDACATI. LA REGIONE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE NEI PROCESSI PER INFORTUNIO

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Venezia, 21 febbraio 2024 – «Oggi sarò in piazza assieme ai sindacati Cgil e Uil, alle 16.30 a Mestre, per la giornata di mobilitazione in occasione dello sciopero nazionale degli edili e dei metalmeccanici convocato a seguito della strage di Firenze». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, che ribadisce: «oggi piangiamo cinque morti e tre feriti, vittime di un sistema malato. È ora di dire basta ad appalti e subappalti, lavoro precario e contratti pirata. Servono più controlli, più assunzioni nei servizi Spisal regionali e più risorse per la sicurezza sul lavoro».

La settimana scorsa, prima del crollo a Firenze, Baldin ha depositato un’interrogazione assieme alla consigliera regionale Cristina Guarda, capogruppo di Europa Verde. «Abbiamo chiesto alla Giunta regionale di costituirsi come parte civile in tutti i processi per omicidio colposo aggravato da violazione delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Con 101 infortuni mortali nel 2023 il Veneto è la seconda regione in Italia per numero di morti sul lavoro, superata solo dalla Lombardia. Sappiamo, dagli studi effettuati dagli Spisal, che la metà degli infortuni è riconducibile a una violazione delle norme sulla sicurezza: detta in altri termini, un infortunio su due, tra quelli gravi o addirittura mortali, poteva essere evitato», spiega Baldin.

«Quando esce un controllo, un’azienda su tre risulta fuorilegge: chiediamo quindi alla Regione di sostenere con maggiori risorse il sistema degli Spisal e, soprattutto, di assumere i 60 tecnici della prevenzione previsti dal Patto regionale per la sicurezza sul lavoro del 2018. Sono trascorsi sei anni, la scia di sangue nei luoghi di lavoro non si è interrotta e le carenze d’organico negli Spisal restano gravissime. Come si può fare sicurezza e prevenzione se manca il personale?», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

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