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GRANCHIO BLU, STANZIAMENTI REGIONALI INSUFFICIENTI: LA MAGGIORANZA HA BOCCIATO UN MIO EMENDAMENTO PER EROGARE 500MILA EURO ALLE COOPERATIVE DI VONGOLARI

granchio blu

Venezia, 23 gennaio 2024 – Alla manifestazione dei vongolari di Porto Tolle, che ha avuto luogo martedì in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale, ha partecipato anche la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Erika Baldin. «Ringrazio il Consorzio tra le cooperative di pescatori del Polesine -esordisce la consigliera- e l’organizzazione dei produttori di acquacoltura per aver voluto significare oggi, all’assemblea delle elette e degli eletti dalla cittadinanza di questa Regione, il drammatico problema che li coinvolge quale effetto della massiccia presenza predatoria del granchio blu nelle lagune».

L’iniziativa, del tutto pacifica, ha sensibilizzato ancora una volta le istituzioni, sottoponendo un documento attorno alla cui piattaforma è stato chiesto il sostegno del Consiglio: «Di fronte all’assenza dello Stato centrale e ai ritardi dell’amministrazione regionale -continua scherzosamente Baldin- la soluzione non può essere quella che pare talvolta venire evocata, ovvero fare indigestione quotidiana di granchi in cucina fino al loro esaurimento».

L’esponente del M5S ricorda, anzi, l’emendamento che lo scorso dicembre lei stessa aveva presentato in sede di bilancio di previsione 2024-2026, il quale (ove approvato) avrebbe stanziato 500mila euro per l’emergenza: «Purtroppo -conclude Erika Baldin- la maggioranza di centrodestra predica bene e razzola male, dal momento che ha bocciato questo impegno di spesa che sarebbe andato a tutto beneficio delle cooperative di vongolari danneggiati dall’invasione del granchio. Alle parole occorre far seguire atti concreti, e sebbene la Regione sia autorizzata ad erogare contributi straordinari a titolo di indennizzo, quando lo ha potuto fare ha stanziato solo 180mila euro, una cifra largamente insufficiente alla bisogna».

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LA CARENZA DI MEDICI E INFERMIERI È CRONICA! I CONCORSI DI ZAIA SONO UNA GOCCIA NELL’OCEANO

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Venezia, 10 gennaio 2024 – «Il numero chiuso di medicina è la disgrazia di questo Paese e di questa Regione, da Zaia mi aspetto coerenza rispetto alle sue dichiarazioni e al mio ordine del giorno approvato in sede di bilancio dal Consiglio regionale». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che il 13 dicembre scorso ha ottenuto l’approvazione di un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale “ad attivarsi presso tutte le opportune sedi istituzionali per l’abolizione del numero chiuso della facoltà di medicina”. «Insomma, non soltanto dalla sala stampa di Palazzo Balbi…», commenta Baldin.

«È al governo Meloni che spetta l’eliminazione del numero chiuso, per far fronte a un’emergenza di salute pubblica. Finora dal governo delle destre, però, sono arrivati soltanto tagli alla sanità e provvedimenti punitivi nei confronti dei professionisti che lavorano nel settore pubblico. Così la destra di Meloni, Salvini e Zaia manda allo sfascio il Paese: il progetto è chiaro da tempo, peggiorare il servizio pubblico per favorire la crescita del privato. È quello che sta accadendo da anni in Veneto, dove le cliniche private spuntano come funghi mentre i posti letto nel pubblico sono diminuiti in percentuali a due cifre», aggiunge la consigliera regionale.

«Il problema non nasce oggi, ma dalla cattiva programmazione fatta negli ultimi tre decenni dalle giunte Galan e Zaia. E i concorsi di Azienda Zero, oggi, sono insufficienti: i 439 posti nel bando per gli infermieri sono una goccia nell’oceano. Stando alle dichiarazioni dello scorso settembre della stessa assessora regione alla Sanità, per il Veneto è calcolato un fabbisogno di 4 mila infermieri. Zaia pensa di risolvere il problema assumendone poco più di un decimo? Si badi che una parte degli infermieri assunti dal Sistema sanitario regionale andranno “in prestito” alle case di riposo, dove la situazione è ancora più disperata che nelle corsie d’ospedale», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

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