close
Comunicati stampa

TRAGEDIA DI MESTRE, ORA LA REGIONE INVESTA PER LA SICUREZZA DELLA RETE VIARIA: SUBITO UN PIANO STRAORDINARIO

65299e94ca2b3

Venezia, 18 ottobre 2023 – «Serve un piano straordinario per la messa in sicurezza della rete viaria regionale, con investimenti adeguati, a partire dal cavalcavia ex Vempa». A chiederlo con un’interpellanza rivolta alla Giunta regionale sono i consiglieri dell’opposizione Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), Vanessa Camani (Partito Democratico), Cristina Guarda (Europa Verde), Arturo Lorenzoni, Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo), Anna Maria Bigon (Partito Democratico), Chiara Luisetto (Partito Democratico), Jonatan Montanariello (Partito Democratico), Andrea Zanoni (Partito Democratico) e Francesca Zottis (Partito Democratico). L’atto di sindacato ispettivo è stato depositato ieri a Palazzo Ferro Fini.

«Esprimiamo nuovamente il nostro profondo cordoglio per le vittime dell’incidente stradale avvenuto a Mestre la sera del 3 ottobre scorso», dichiarano i consiglieri regionali. «Il nostro auspicio è che gli accertamenti in corso possano chiarire la dinamica dell’incidente, perché chi ha visto scomparire i propri cari ha il diritto di conoscere tutta la verità», aggiungono.

«Ora bisogna attivare tutti gli interventi necessari, anche di carattere straordinario. Non basterà sostituire un guardrail: occorre intervenire su tutte le infrastrutture vetuste o malandate, non più in grado di garantire i massimi standard di sicurezza. La Regione può essere attore principale di una strategia che assicuri le condizioni di sicurezza stradale su tutta la rete viaria regionale, a prescindere dalla competenza sui singoli tratti di strada: per questo chiediamo alla Giunta regionale di attivare al più presto un piano d’interventi straordinario, con risorse ad hoc. Vanno individuati e finanziati tutti gli interventi necessari, in accordo con le amministrazioni locali e gli altri enti competenti, come RFI», concludono i consiglieri regionali.

read more
Comunicati stampa

GRAZIE AL PRESIDENTE MATTARELLA PER LE SUE PAROLE RIGUARDO LA CONSERVAZIONE A BELLUNO DEGLI ATTI DEL PROCESSO VAJONT. LA REGIONE PASSI DALLE PAROLE AI FATTI

vajont

Venezia, 9 ottobre 2023 – Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia per il sessantesimo anniversario dalla tragedia del Vajont, riportano d’attualità il tema della conservazione degli atti d’inchiesta. Il processo infatti ebbe luogo all’Aquila, che ora reclama il ritorno dei documenti dislocati a Belluno dopo il terremoto abruzzese del 2009: il Capo dello Stato ha detto infatti di ritenere non solo opportuno, quanto doveroso che essi rimangano nel territorio, vicino a dove la tragedia si è consumata, rivestendo ora finalità di memoria e non più di processo pendente.

«Ringrazio il Presidente Mattarella per la sua presenza a Longarone e per le sue sagge considerazioni -commenta la capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin- che mi trovano del tutto allineata. Lo scorso maggio avevo infatti presentato un’interrogazione a risposta immediata, indirizzata alla Giunta veneta, nella quale chiedevo quali azioni intendesse porre in essere per dar corso alla mozione già approvata all’unanimità dal Consiglio nel 2019, la quale appunto impegnava la Giunta stessa ad adoperarsi per garantire la permanenza dei documenti all’Archivio di Stato di Belluno».

Il 17 luglio era arrivata, in aula, la risposta della Giunta: «Essa ha confermato -prosegue la consigliera- l’intenzione di avviare un confronto con le istituzioni locali e statali per trovare una soluzione in tal senso. Alle dichiarazioni d’intenti, però, devono seguire i fatti. E l’alto richiamo del Capo dello Stato non lascia alibi rispetto a quanto la Giunta può fare per quello che considero un riconoscimento etico». Baldin ricorda che sono serviti otto anni di processo per arrivare a una condanna: la frana del monte Toc era prevedibile, la sentenza riconobbe gli estremi dell’omicidio colposo plurimo e del disastro colposo.

«Questa importante documentazione -spiega l’esponente del M5S- consta di circa 250 buste per ben 5205 unità archivistiche, ed è stata anche inserita nel registro internazionale del programma UNESCO “Memory of the world”, grazie all’impegno dell’associazione Tina Merlin, del Comune di Longarone e della Fondazione Vajont. Un patrimonio per sempre legato alla storia del Veneto». Il lucido monito di Mattarella, conclude Erika Baldin, «serve anche a non dimenticare che quel disastro fu causato dall’attività umana. Una memoria quanto mai attuale, purtroppo, in una terra funestata dal dissesto idrogeologico e dagli effetti del cambiamento climatico. Le carte processuali stanno là a fissare nella storia le responsabilità, e sperabilmente a non ripetere più gli stessi errori».

read more
1 19 20 21 22 23 100
Page 21 of 100