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NO ALLA CENTRALE NUCLEARE IN LAGUNA: LANCIO UNA PETIZIONE ONLINE PER FERMARE IL PROGETTO, RISCHIOSO E INSOSTENIBILE

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Venezia, 8 novembre – La consigliera regionale per il Movimento 5 Stelle in Veneto lancia una raccolta firme online contro l’ipotesi di costruzione di un impianto di produzione di energia nucleare nella laguna di Venezia. Baldin dichiara: «Con grande preoccupazione per il futuro ambientale e culturale della laguna di Venezia, ho lanciato una petizione per bloccare il progetto di costruzione di una centrale nucleare nella laguna, un’area di eccezionale valore ecologico, storico e turistico, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La costruzione di una centrale nucleare nella laguna rappresenta una scelta irresponsabile, che minaccia la sicurezza dell’ambiente, del turismo, in un contesto ambientale già provato da decenni di politiche ambientali e industriali non all’altezza e fortemente tossiche. La petizione chiede al governo regionale e a tutta la politica di esprimersi formalmente nei confronti di questa malsana idea e di impegnarsi in un dialogo pubblico trasparente, che coinvolga le comunità locali e gli esperti del settore energetico, per valutare soluzioni alternative più sicure e sostenibili». La petizione è disponibile online a questo link.

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URGENTE CHE ZAIA RISPONDA SUL CASO PINELLI E AZIENDA ZERO ANCHE ALLA LUCE DELL’INCONTRO CON MELONI

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Venezia, 6 novembre 2024 – «Il centro-destra non ha sicuramente perso occasione per attaccare la magistratura negli ultimi anni, ma nonostante questo la Presidente Meloni ha ritenuto opportuno incontrare, in maniera assolutamente “irrituale”, il Vicepresidente del CSM, senza che il Presidente Mattarella fosse informato né dell’appuntamento, né dei suoi contenuti.

Al di là della vicenda in sé, sulla quale speriamo sia fatta quanto prima chiarezza, questo episodio ci ricorda che Zaia e la sua giunta non hanno mai risposto all’interrogazione presentata in Consiglio regionale nel febbraio 2023 dalla sottoscritta e dall’ex consigliera Cristina Guarda proprio in merito agli incarichi assegnati da Azienda Zero, tra i quali figurava anche quello affidato all’avvocato Fabio Pinelli: caso sul quale si era addensata più di un’ombra in tema di opportunità e trasparenza.

All’epoca, si chiedeva alla Giunta se avesse verificato la correttezza dell’incarico attribuito a Pinelli dal direttore generale di Azienda Zero con Deliberazione n. 195 del 9 aprile 2020. Si trattava del famoso incarico per valutare il “percorso di sanità pubblica” in relazione all’emergenza Covid, insomma la gestione della pandemia. Come mai si scelse proprio Pinelli, un avvocato penalista? E perché un incarico esterno, considerato che nel provvedimento non si faceva cenno all’impossibilità di far fronte alle necessità dell’amministrazione con proprio personale interno?

Tutte queste domande non hanno mai ricevuto nessuna risposta, né da parte dell’assessorato, né da parte del Presidente della Regione. Nell’interesse dei cittadini e della gestione corretta e trasparente della cosa pubblica, ci aspettiamo che Zaia e la giunta rispondano alle domande che da anni non trovano non solo riscontro, ma nemmeno lo spazio dovuto a una questione delicata come la pandemia di covid e la sua gestione. Visto il ruolo istituzionale ricoperto oggi dal Vicepresidente del CSM sarebbe utile rispondere urgentemente alle domande poste dalla nostra interrogazione a risposta immediata che dopo 18 mesi non ha avuto nessuna risposta.»

Lo dichiara Erika Baldin, Consigliera regionale in Veneto per il Movimento 5 Stelle.

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